Tamponi alla farmacia comunale, Rossi: “A che punto è il servizio?”

La consigliera di Castelfranco di Sotto interroga di nuovo il sindaco

“In quale data la farmacia comunale ha formalmente attivato il servizio di tamponi per la cittadinanza? Per quale motivo tale servizio non è stato adeguatamente pubblicizzato in modo da portare a conoscenza la cittadinanza della sua attivazione? Quanti sono i tamponi effettuati, da quando e quanto è il relativo ricavo? Come intende procedere l’amministrazione affinché il servizio rappresenti una reale e concreta opportunità per i cittadini?”. Con una interrogazione da discutere nel prossimo consiglio comunale, lo chiede la consigliera comunale di Castelfranco di Sotto Aurora Rossi.

L’interrogazione della consigliera nasce dal fatto “che la situazione pandemica nonostante tutto continua ad essere preoccupante anche nella nostra realtà locale, che non è ancora giunto il tempo di abbassare la guardia e che quindi occorre mantenere un elevato grado di prevenzione assicurando sul territorio un efficiente servizio di monitoraggio dell’andamento pandemico che può essere realizzato, lo ribadisco, solo con un massiccio e diffuso utilizzo di tamponi e che la domanda di monitoraggio attraverso tamponi, anche per i motivi di cui sopra, è ancora molto pressante”.

Le domande di Rossi derivano inoltre dal fatto che “il nostro territorio è nel cuore di una area densamente popolata e polmone economico per l’intera regione e non solo, dove altre farmacie anche comunali hanno attivato con elevati standard di efficienza, già da moltissimi mesi, un servizio analogo. Tali farmacie pubbliche, oltre a fornire un efficiente ed utile servizio alla cittadinanza hanno realizzato significativi introiti economici dato che la domanda di tamponi, data la situazione continua a creare lunghe file in altra farmacia di Castelfranco, con enorme disagio per i cittadini”.

L’interrogazione della consigliera Rossi arriva dopo la prima sull’argomento ma soprattutto visto che “A ben 75 giorni dalla risposta del sindaco (abbiamo ordinato un gazebo e stiamo sbrigando tutte le formalità amministrative e informative per partire il prima possibile), non riusciamo a percepire in che termini ed in quali modalità il servizio tamponi sia attivo e quali benefici stia portando alla cittadinanza”.

Rossi sottolinea anche che “l’amministrazione comunale è azionista unico dell’Azienda Speciale Servizi Pubblici Locali cui fa capo anche la farmacia comunale e considerando inoltre che, oltre a rappresentare un potenziale importante servizio socio sanitario sul territorio, essa è anche impresa ed in tale veste ha lo scopo di produrre utili, o quanto meno, dato il carattere pubblico della sua proprietà, di non produrre disavanzo economico certificato da decenni di bilanci in deficit, che si trasforma ormai da troppi anni, in una tassa occulta per i cittadini, costretti, di fatto, a ripianare, attraverso la fiscalità locale, in termini di maggior tassazione, ovvero a discapito della qualità dei servizi”.

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