Fdi, exploit nel comprensorio del Cuoio. Mini: “Hanno premiato onestà e serietà” foto

A Santa Croce il partito di Meloni al 36%. Petrucci: "Ora si scelgano i candidati sindaco giusti per il territorio: possiamo vincere"

Fratelli d’Italia del comprensorio del Cuoio analizza il voto alle elezioni politiche e non può che constatare un generale successo alle urne, che in qualche seggio ha portato il partito di Giorgia Meloni al 45%. Ora i vertici del partito di Meloni si metteranno al lavoro nella scelta dei candidati per le prossime amministrative, con un occhio alle elezioni regionali, ma anche ai prossimi appuntamenti che vedranno il partito impegnato in campagna elettorale il prossimo anno a Santa Maria a Monte ed in 21 comuni della provincia nel 2024.
A fare l’analisi in un incontro che si è svolto a San Romano è stato fra gli altri il responsabile FdI del comprensorio del Cuoio Fabio Mini. E’ toccato a lui fare la “radiografia” del voto per il partito di Meloni, che ha conquistato ampio spazio nei comuni del distretto, arrivando anche a percentuali del 36% come a Santa Croce. “Si tratta – ha detto – di un risultato un tempo irraggiungibile a livello nazionale. Ma nel Cuoio è andata pure meglio: 1 cittadino su 3 ha votato FdI. Hanno premiato serietà, onestà, chiarezza, indisponibilità a qualsiasi accordo che non fosse per i cittadini. E’ stato fatto sul territorio un lavoro incredibile da parte dei militanti di zona. In particolare a Santa Croce, dove a guidare il partito al 36% è la nostra Benedetta Cicala. A Castelfranco siamo al 35%. A Santa Maria a Monte con Bontà abbiamo raggiunto il 34%. A San Miniato, roccaforte della sinistra con un circolo ancora non attivo e senza consiglieri eletti, abbiamo raggiunto il 26%. Bene anche i risultati di Fucecchio (32%) e Montopoli al (32%). Ma non ci accontentiamo più – ha aggiunto – della politica inerte della sinistra. Ringrazio Matteo Bagnoli e Giulia Gambini che hanno dato il cuore per tutta la campagna elettorale, mi dispiace non siano stati eletti ma portano a casa uno dei risultati più buoni d’Italia”.
Soddisfatto anche il consigliere regionale Fdi Diego Petrucci: “In gara non si va a conquistare la coppa, si va a ritirarla. Credo che ciò che è avvenuto a FdI sia questo. Non ci aspettavamo tutto questo. Con una media del 36%, è andata terribilmente bene. Senza contare che il  centrodestra, tutto insieme, è già maggioranza a Santa Croce col 56% e a Castelfranco con il 53%. I dati dimostrano anche che siamo maggioranza relativa anche a San Miniato e Montopoli. I comuni dell’area del Cuoio sono comuni in cui il centrodestra può vincere, se non accadrà sarà solo per colpa nostra e per errori nella selezione dei candidati. Su questo fronte vanno fatte delle analisi più approfondite, perché in passato si è sbagliato. Bisogna aggiungere che noi oggi rivendichiamo la leadership nel centrodestra. Da domani mattina i nostri dirigenti dovranno mettersi a lavoro. Dalla prossima settimana dobbiamo avere interlocuzioni con la società civile da qui a un anno e mezzo”.
Santa Croce, il Comune più a destra 
Per il coordinatore provinciale Marco Rusconi il futuro è incoraggiante: “Ci sono persone che anni fa non erano con noi e ci hanno chiamato. Ci sono stati anche momenti brutti: in campagna elettorale alcuni nostri militanti sono stati anche attaccati da un pazzo che ha sparato loro con la pistola a pallini a Pisa. Eppure le percentuali ottenute dimostrano che è stato fatto un grande lavoro. Siamo andati bene anche nei territori lontani dai capoluoghi, contro il centrosinistra che ha riempito i paesi di centri commerciali svuotando i centri storici”.
Per Benedetta Cicala il risultato di Santa Croce non può che fare piacere: “Qui Fdi ha registrato la percentuale più alta ma non parliamo di voto di protesta, si tratta di un voto che è progressivamente cresciuto e che adesso arriva al 36%”. “Non ci fermeremo qui – dice Giulia Gambini -, ora puntiamo alla Regione. I cittadini ci stanno cercando”. Percentuali che che incoraggiano tutto il centrodestra, a Santa Croce, a guardare già alla società civile e alle parti sociali. “Dovremo, presto, metterci in cammino per costruire quella alternativa che è già ben presente nell’elettorato – ha detto Rusconi, che riferendosi all’inchiesta Keu ha aggiunto: “Rappresentando anche quegli imprenditori che, a causa di alcuni loro colleghi, si sono ritrovati al centro di un caso che sta danneggiando tutto il distretto”.
Il caso Santa Maria a Monte
Parole che sono state spese anche per la prima “battaglia” alle porte, quella di Santa Maria a Monte, primo comune del distretto a cadere nelle mani del centrodestra ma anche primo in cui, per vincere, si è dovuti ricorrere ad una coalizione composita, con all’interno il Partito Socialista Italiano e forte del carisma dell’attuale sindaca Ilaria Parrella. Una composizione che spesso, in passato, è stata attaccata da parte della coalizione del centrodestra, come la Lega, che quattro anni fa decise di andare per conto suo portando a casa un dignitoso 14%. “Il prossimo anno a Santa Maria a Monte ci dovremo riconfermare” dice il coordinatore provinciale Marco Rusconi. “Dobbiamo essere bravi come in ogni comune a trovare la persona che riesce a raggiungere quanto più elettorato possibile”. L’attuale sindaca, Ilaria Parrella, è al suo secondo mandato. Un’amministrazione, secondo il coordinatore Mini, “che ha lavorato bene”. Per le elezioni amministrative, sul candidato, “FdI dirà la sua, siamo il primo partito. Ancora non sappiamo se il candidato sarà scelto all’interno dell’attuale amministrazione o all’esterno, sarà deciso entro la fine dell’anno”. “Un contesto favorevole – continua Rusconi – In cui in questi dieci anni si è anche fortemente indebolito il Pd, perché l’opposizione logora”.

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