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Cambiamenti porta in consiglio le “molecole eterne”, ma il dibattito sui Pfas non decolla

13 gennaio 2023 | 13:34
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Cambiamenti porta in consiglio le “molecole eterne”, ma il dibattito sui Pfas non decolla

Guazzini chiede delucidazioni sui controlli, Giglioli conferma che sono in linea con quelli regionali

Duro botta e risposta in aula a San Miniato tra Manola Guazzini e il sindaco Simone Giglioli. Per la capogruppo di Cambiamenti, c’è grande insoddisfazione per le risposte che, a suo parere, non affrontano politicamente la vicenda legata ai Pfas. Si è svolta ieri 12 gennaio la seduta del consiglio comunale nella quale di sono discusse alcune importanti questioni come, appunto, i Pfas.

La vicenda Pfas

Sui Pfas, le cosiddette molecole eterne, il gruppo Cambiamenti aveva proposto interrogazione e interpellanza al sindaco e ieri avrebbe voluto discutere in aula in merito alla seconda mozione. Il gruppo aveva chiesto al sindaco: “Da notizie di stampa risulta che Arpat abbia trovato nel Serchio, nel Versilia, nell’Usciana, nell’Elsa, nel Bisenzio e nell’Ombrone tracce di Pfas, circa 4.700 sostanze totali che fanno parte della famiglia delle sostanze perfluoroalchiliche, tali sostanze, create in laboratorio, vengono impiegate dagli anni Cinquanta per la produzione di numerosi prodotti commerciali impermeabilizzanti per tessuti, tappeti, pelli, insetticidi, schiume antincendio e vernici e rivestimento dei contenitori per il cibo; cera per pavimenti e detersivi. E’ stato dimostrato che gli Pfas sono in grado di causare un’ampia gamma di effetti avversi, e ciò è aggravato dalla loro proprietà di accumularsi nell’organismo – prosegue la premessa -. Le patologie maggiormente riscontrate che, sulla base di una letteratura scientifica ampia e quasi univoca, vengono attribuite all’esposizione prolungata a queste sostanze, sono il tumore ai reni, il cancro ai testicoli, malattie della tiroide, ipertensione in gravidanza, colite ulcerosa, aumento del colesterolo.

Vogliamo sapere se esistono controlli Arpat relativi alle acque superficiali del comune di San Miniato e se da questi controlli sono emerse tracce di Pfas. Se il sindaco non ritenga opportuno, d’intesa con le altre amministrazioni del comprensorio, appurare se vengono usate queste sostanze nel processo di lavorazione dei settori conciario e calzaturiero, e in caso che quest’uso venga accertato, di adottare opportuni provvedimenti affinché siano messi in atto procedimenti sostitutivi e se fosse possibile acquisire dati sulla diffusione delle malattie connesse alla presenza degli Pfas, e più in generale dell’incidenza dei tumori e della mortalità ad essi connessa e del suo andamento negli ultimi vent’anni. Inoltre vogliamo sapere come il sindaco intende operare affinché Arpat abbia più risorse per effettuare controlli mensili e costanti nelle acque superficiali, nelle falde, negli scarichi e nel mare, sugli animali e soprattutto sugli esseri umani”.

Il duro botta e risposta tra sindaco e consiglieri sui Pfas

Guazzini (Cambiamenti) ha chiesto in aula risposte alle sue domande, cosa che aveva già richiesto e ottenuto in forma scritta. Il sindaco Giglioli sui Pfas ha così risposto: “Arpat segue l’analisi dei Pfas nell’ambito del monitoraggio delle acque. Le patologie sono in linea con i dati regionali secondo l’Asl, e il Comune e altri del comprensorio sono impegnati da anni per la sostenibilità delle attività produttive. La nota dell’Asl a mio parere parla chiaro, gli indicatori di alcune malattie che potrebbero essere correlate ala presenza di Pfas, sono simili ai dati di tutta la Toscana. Solo per alcuni tumori si rileva un eccesso (tumore ai testicoli) negli ultimi dieci anni, ma si tratta di pochi casi”.

Il sindaco “forte” di questa relazione ha replicato brevemente, in 4 minuti, e Manola Guazzini ha controreplicato proprio sul fatto che la risposta del sindaco fosse stata breve e senza dibattito politico ma centrata solo su alcuni dati Asl. Per Guazzini non si tratta di una riposta e non c’è nessun elemento politico su cosa intende fare il Comune su tutte le sostanze pericolose trattate dalle industrie del comprensorio del cuoio, in termini di vigilanza, controllo, prevenzione ecc. In effetti la vicenda dei Pfas è particolare. Intanto che i dati di San Miniato siano in linea con quelli regionali dice poco o nulla, come ha sottolineato la stessa Guazzini, perché la Toscana è una delle 4 regioni interessata al fenomeno Pfas, secondo la commissione parlamentare sulle ecomafie in una relazione ad hoc proprio su Pfas dello scorso anno.

Inoltre i Pfas non sono smaltibili dagli organismi viventi quindi si accumulano negli anni, per cui la soglia di criticità può essere raggiunta nel tempo, proprio perché il corpo non riesce a smaltirle. Si dovrebbero e potrebbero usare sostanze alternative (indicate dalla stessa commissione parlamentare) che magari costano di più ma sono molto più sicure rispetto a sostanze ormai messe al bando anche dall’Ue per la loro eccessiva pericolosità.