“Pulire gli argini e rimuovere l’isolotto”, la richiesta di Lambertucci

Il consigliere è preoccupato dopo i recenti danni e le vittime causate dall’improvviso maltempo
“I recenti fenomeni di alluvione verificatisi nel nord est dell’Italia a causa di precipitazioni più intense del normale che hanno creato una situazione drammatica con ingenti danni economici e molte vittime stanno preoccupando molti cittadini santacrocesi visto la situazione attuale dell’alveo del fiume Arno”.
Lo dice il consigliere capogruppo di Per un’altra Santa CroceAlessandro Lambertucci che ha presentato una mozione ad hoc per impegnare il sindaco e la giunta a sollecitare la Regione Toscana, il Consorzio 4 Basso Valdarno e tutti gli altri organi ed enti competenti a fare tutto il necessario per mettere in sicurezza gli argini dell’Arno “attraverso la totale pulizia delle arginature e la completa rimozione dell’isola di sabbia presente nel centro del fiume in modo da garantire, così, il regolare deflusso delle acque, specialmente nei giorni di piena, nel tratto del territorio comunale”.
“Da ormai almeno dieci anni – dice Lambertucci – l’alveo dell’Arno e gli argini si presentano in totale abbandono con vegetazione e alberi d’alto fusto lasciati liberi di crescere rigogliosi e con un’isola di sabbia sul centro sulla quale è cresciuta altrettanta vegetazione e alberi d’alto fusto. La Toscana è tra le regioni con i valori più elevati di popolazione a rischio frane e alluvioni anche perché troppi fiumi sono occupati da ostacoli che non permettono all’acqua di defluire correttamente.
La manutenzione attraverso la sfalcio della vegetazione è necessaria per garantire la sicurezza idraulica e l’aver cura dell’Arno e delle sue sponde deve essere una delle nostre priorità realizzabile solo con il continuo dialogo e confronto con il Consorzio competente in modo da verificare che gli interventi programmati di pulizia siano realizzati in maniera puntuale. Ciò permetterà di mantenere il decoro dell’ambiente e di ridurre il rischio idrogeologico con aumento della sicurezza idraulica anche in vista dei mesi più piovosi dell’anno”.