Su Rsa e piazza del Popolo “Non accetteremo che si cambino le carte in tavola”

Per le Opposizioni: "Da qualche settimana, lo sport più praticato a San Miniato sembra essere quello dello scarica barile"

“Da qualche settimana, lo sport più praticato a San Miniato sembra essere quello dello scarica barile, che consiste nello scaricare sugli altri le colpe proprie”. Lo sostengono i gruppi consiliari di Lega, Cambiamenti e Forza Italia che portano casa di riposo e piazza del Popolo come argomenti principali a sostegno di questa tesi.
“In questi giorni – dicono i consiglieri di opposizione – abbiamo ascoltato esponenti dell’amministrazione comunale tentare di alleggerire le proprie responsabilità in merito alla assurda vicenda della casa di riposo Del Campana Guazzesi. Per tali esponenti tutto sarebbe stato più semplice se il cda della casa di riposo non avesse dato le dimissioni. E’ difficile immaginare come il cda di una azienda che colleziona tre anni di consistenti perdite di bilancio avrebbe potuto astenersi dal dimettersi dichiarando lo stato di crisi dell’azienda essendosi – tra l’altro –  esaurito il suo patrimonio. Dimissioni presentate in presenza di una caparbia inerzia da parte del Comune che negli anni di crisi non ha mai dato segnali di voler concretamente intervenire, nei modi consentiti dalla legge, a supporto della antica istituzione per evitarne il default.
Sia chiaro che non accetteremo che si cambino le carte in tavola. Lo stato di crisi della casa di riposo ha due padri: uno è lo squilibrio fra costi e ricavi, l’altro è l’inerzia di chi poteva intervenire dando un adeguato supporto finanziario, ma non lo ha fatto nei tempi dovuti ma solo con estremo ritardo, quando oramai la situazione era compromessa, e comunque l’intervento è avvenuto solo dopo una forte presa di posizione di gruppi di cittadini e forze politiche di opposizione.
Lo stesso gioco dello scaricabarile in questi giorni è stato abbondantemente praticato anche con riguardo alla riqualificazione di piazza del popolo cuore del centro storico di San Miniato. L’ultimo progetto presentato dall’amministrazione comunale – dopo  altri che si erano succeduti negli anni – è talmente minimale che c’è davvero da chiedersi come sia stato possibile dopo decenni di discorsi e progetti arrivare ad un cosi insignificante punto di arrivo. Anche in questo caso la colpa è stata addossata ai divieti posti da soggetti ministeriali delegati al controllo delle riqualificazioni dei centri di valore storico e artistico. Tali divieti avrebbero portato – stando a quanto riferito dall’Amministrazione – a imboccare un percorso di estrema semplicità nella predisposizione del progetto di riqualificazione di piazza del Popolo.
Dalla lettura del carteggio tra Comune e tali Enti di controllo, per la verità, si ha l’impressione che il Comune nel progetto presentato non avesse indicato elementi dettagliati di quello che avrebbe dovuto essere di arredo e complemento alla piazza. Pertanto non potevano essere approvati elementi non definiti ma solo abbozzati e comunque l’Ente di controllo non escludeva di valutare soluzioni progettuali maggiormente dettagliate. Che non ci sono state. Quindi, se il progetto della Piazza è un progetto minimale che non ha soddisfatto i cittadini, la colpa è dell’Amministrazione proponente il progetto inadeguato, e non di altri”.

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