San Miniato, sette bibliotecari a casa. Filo Rosso: “Mancanza di trasparenza da parte dell’amministrazione”

La lista civica: "La giunta ha deciso senza alcun preavviso e confronto con i dipendenti di interrompere l’appalto lasciandoli senza lavoro"

“A proposito di tutela del lavoro. Apprendiamo dalla comunicazione del 4 maggio della Filcams Cgil che l’amministrazione comunale di San Miniato ha deciso senza alcun preavviso e senza nessun confronto con le lavoratrici e i lavoratori di interrompere l’appalto lasciando senza lavoro sette persone impegnate nei servizi bibliotecari e archivistici. Giudichiamo inaccettabile la scarsa trasparenza, la mancanza di rispetto e la disumanità mostrate dall’amministrazione verso donne e uomini che da anni lavorano per un servizio pubblico come quello delle biblioteche; non capiamo perché il Comune non li abbia informati che il concorso citato nel comunicato della Cgil avrebbe avuto l’intento di sostituire il personale in appalto”.

Così la lista Sinistra Filo Rosso a sostegno della candidata sindaca per San Miniato Veronica Bagni, che in una nota scrive: “Un comportamento corretto sarebbe stato quello di informare il sindacato del concorso dando la possibilità ai dipendenti di partecipare e in caso di esito positivo di usufruire di una valutazione maggiore in graduatoria per il servizio svolto. In alternativa si poteva proporre uno spostamento dei lavoratori ad altri incarichi. La digitalizzazione non può avvenire sacrificando il lavoro dei dipendenti. Inoltre si tratta di una grossa mole di documenti che richiede uno sforzo che difficilmente potrà essere svolto da solo due persone”.

“Insomma, riteniamo – prosegue l’associazione – che le alternative c’erano e potevano essere utilizzate per poter salvaguardare il lavoro di sette dipendenti, alcune impiegate da più di 20 anni, in un servizio che promuove la cultura all’interno del territorio comunale. Una mossa del genere il giorno dopo il corteo del primo maggio sottolinea una grave discrepanza tra quello che si dice e quello che poi nel concreto si fa”.

“Noi di Filo Rosso siamo vicini ai dipendenti e alla Filcams Cgil, sindacato di riferimento di diversi nostri candidati e candidate, che su base regionale da anni porta avanti le richieste di internalizzazione del servizio e dei lavoratori negli appalti pubblici. Ci auguriamo la sospensione della delibera di giunta, in modo da riformularla a seguito della composizione della nuova amministrazione dopo le elezioni, così da comprendere con maggiore cognizione di causa gli effetti sull’occupazione” conclude Filo Rosso.

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