Keu, “Al momento l’Amministrazione non ha notizie di ulteriori siti”

L'assessore ha risposto a una interrogazione di ,Una Città in Comune

Non ci sono al momento elementi per parlare di nuovi siti d’interramento del Keu, almeno sul territorio del comune di Pisa. Almeno per ora. E’ questo l’esito di una richiesta diretta al comune di Pisa che nel primo pomeriggio del 6 maggio è stata presentata al question time dal consigliere della lista di sinistra radicale “Una Città in ComuneFrancesco Auletta.

“Tenuto conto delle notizie – ha detto Auletta – per cui ci sarebbero altri siti nella nostra regione inquinati da keu, oltre quelli già rilevati e che la notizia è stata confermata dalla stessa assessora regionale all’ambiente Monia Monni, che ha confermato come vi siano altri siti contaminati e che sono in corso rilievi da parte delle autorità competenti, crediamo sia il momento di fare chiarezza e provare a capire se a Pisa oltre ai due siti già noti all’aeroporto militare e all’ex Vacis vi sia qualcosa di cui il comune è stato reso a conoscenza”.

L’interrogazione fa riferimento al fatto che ci sarebbero circa 60 siti al momento monitorati dalle autorità competenti nei quali potenzialmente potrebbe essere avvenuta una contaminazione da Keu, il materiale di scarto delle produzioni conciarie del distretto di Santa Croce sull’Arno finito al centro dell’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze e dell’omonimo processo che celebrerà la prossima udienza il 10 maggio, dove si dovranno vagliare le richieste di costituzione come parte civile di numerosi enti ed organizzazioni (fra cui anche il comune di Pisa e l’associazione “Pisa in Comune”, legata proprio alla lista civica pisana).

A rispondere l’assessora all’ambiente al comune di Pisa Giulia Gambini, che ha sottolineato come “al momento l’amministrazione comunale non abbia ricevuto notizie di ulteriori siti nel territorio comunale rispetto ai luoghi già noti, rispetto ai quali il comune si è subito attivato a tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente”. “Voglio ricordare – ha aggiunto l’assessora – che l’amministrazione comunale non ha mai sottovalutato la questione Keu, per la quale in via autonoma e indipendente abbiamo non a caso stanziato 600mila euro per predisporre la rimozione di tale materiale all’ex Vacis. Al momento non abbiamo nessuna comunicazione ufficiale e nessun coinvolgimento diretto per quanto riguarda il comune. Ovviamente ci sono indagini in corso legate al processo che vede l’amministrazione già costituita in qualità di parte civile. Indagine che fa si che al momento questi siti non siano comunicati ancora in maniera ufficiale. L’unica cosa di cui anche noi siamo a conoscenza sono le stesse dichiarazioni vaghe e indefinite prestate ai giornali dall’assessore regionale”.

“Situazione tutt’altro che confortante – ha commentato in risposta Auletta –. Anche io ritengo che le modalità e la forma utilizzata dall’assessora Monni per comunicare su una questione del genere non siano assolutamente accettabili. Non si può lasciare tutto sospeso con tanta leggerezza. Speriamo al più presto, appena sarà possibile, che l’amministrazione comunale venga coinvolta e a sua volta voglia mantenere la massima trasparenza su questo tema di assoluta importanza per tutti noi”.

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