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Castelfranco, dubbi dall’opposizione per i nuovi spazi per la scuola paritaria Giovanni XXIII

9 settembre 2024 | 15:26
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Castelfranco, dubbi dall’opposizione per i nuovi spazi per la scuola paritaria Giovanni XXIII

La lista di minoranza e la consigliera Ilaria Duranti: “Perché all’improvviso l’intero immobile dell’ex convento di San Matteo è diventato inagibile?”

“Nella tarda serata di venerdì 6 settembre, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Fabio Mini ha comunicato, con uno stringatissimo post sulla pagina Facebook del Comune la chiusura dell’immobile comunale ex convento di San Matteo utilizzato da sempre come sede della scuola paritaria privata Giovanni XXIII che prevede alcune sezioni di asilo nido e scuola infanzia adducendone il motivo a problemi strutturali tali da rendere inagibile tutta la struttura”. Sul tema interviene Castelfranco Unita che stigmatizza l’episodio.

“Il sindaco Mini e l’assessore alla scuola Nicola Sgueo affermano – dice l’opposizione – che la decisione di chiusura dell’ex Convento si sia resa necessaria, come sempre ormai ci hanno abituato, per responsabilità della precedente amministrazione che ha omesso il potenziale pericolo esistente. Motivazioni che sono state portate come giustificazione ad un’assemblea dei genitori della scuola privata svoltasi ad inizio della scorsa settimana che hanno destato un comprensibile stupore e spavento in tanti genitori. Quelle del sindaco Mini e dell’assessore Sgueo sono affermazioni gravi che rispediamo al mittente nella maniera più assoluta rassicurando allo stesso tempo tutti i genitori che avevano i propri figli all’interno della struttura. L’amministrazione comunale Mini, inoltre, per mettere in condizione la cooperativa San Tommaso d’Aquino di erogare il servizio, comunica di aver individuato lo spazio comunale di Villa Cavallini come luogo per ospitare i bambini che frequentano le sezioni dell’infanzia della scuola privata”.

“In primo luogo, ci preme ricordare che, le precedenti amministrazioni hanno sempre garantito la continuità scolastica della Scuola Giovanni XXIII anche attraverso un contributo annuo alla Fondazione Giovanni XXIII di oltre 17mila euro con risorse proprie di bilancio, sensibilmente ridotto nel 2023, andando ben oltre le proprie competenze e sostituendosi ad altri soggetti – dice Uniti per Castelfranco – Ad inizio anno, in seguito ad infiltrazioni e al verificarsi di un cedimento puntuale del tetto in una porzione dell’ala dell’ex convento prospicente via Matteotti, nella parte opposta a quella dove si trovano le aule e in cui non si svolge nessun tipo di attività scolastica, la precedente amministrazione si è attivata insieme agli uffici tecnici comunali intervenendo con un lavoro di somma urgenza e dando avvio ad operazioni preliminari per la progettazione per il rifacimento di quella porzione del tetto che, a quanto sembrerebbe, si sono interrotte con le elezioni amministrative”.

“Ci chiediamo poi con quali atti l’amministrazione comunale ha provveduto alla chiusura dell’immobile dato che non risultano pubblicate né ordinanze di urgenza né provvedimenti di indirizzo politico o di organizzazione del trasferimento – si chiede l’opposizione – Perché all’improvviso l’intero immobile è diventato inagibile visto che fino alla fine di luglio 2024 si sono regolarmente svolte attività didattiche e centri estivi della scuola dell’infanzia privata all’interno di quella struttura? Se, come parrebbe visto che fino ad ora nessun atto è stato reso pubblico, sarebbe stata dichiarata inagibile dall’ufficio tecnico solo una parte dell’immobile dove i bambini non sono presenti e non svolgono nessuna attività né al primo piano né al piano terra, perché si è voluto chiudere tutto l’immobile e trasferire in fretta e furia la scuola con gravi disagi per tutti? Ci sembra che questa forzatura, giustificata, come ormai è consuetudine del sindaco Mini, su responsabilità precedenti, sia stata fatta per soddisfare ben altre richieste e con scopi squisitamente opportunistici”.

“Ci chiediamo inoltre sulla base di quali rapporti vengono assegnati gli spazi comunali di Villa Cavallini  – prosegue la nota – ad un soggetto privato andando peraltro a sottrarre spazi che, a seguito dei lavori di ampliamento in corso, erano utilizzati dalle educatrici del nido comunale”.

“Prendiamo atto dalla comunicazione fatta dall’Amministrazione Comunale nel tardo pomeriggio di venerdì 6 settembre riguardante lo spostamento della scuola dell’infanzia privata Giovanni XXIII nei locali comunali di Villa Cavallini e dell’asilo nido nei locali di Villa Duranti, una soluzione che riteniamo assolutamente non idonea – dichiara Ilaria Duranti, consigliere comunale del gruppo di opposizione Castelfranco Unita – Si tratta di locali posti al primo piano sprovvisti di spazi esterni data la concomitanza dei lavori, a ridosso del cantiere edile Pnrr in corso per l’ampliamento del nido, sopra le cucine della mensa comunale e in spazi ristretti per ospitare due sezioni di scuola materna. Nella attuale situazione straordinaria che ha richiesto un attento studio delle interferenze per l’esecuzione dei lavori a scuola aperta e che vede già asilo nido comunale, Scuola dell’infanzia pubblica, cucine comunali e fornitori delle cucine condividere lo stesso ingresso, chiediamo se e quali ulteriori precauzioni sono state elaborate per garantire la coesistenza di una ulteriore attività scolastica e come è risolta l’esigenza di utilizzare alcuni spazi di Villa Cavallini per attività connesse all’Asilo Nido comunale Il Bruco”.

“L’unica cosa che sembra certa è che non vi sia stato un adeguato confronto con nessuno fra quanti coinvolti in questo trasferimento. Il timore è che si generi un caos totale – conclude Duranti – Timore avvertito anche da diverse famiglie che lo hanno potuto constatare nel sopralluogo svolto sabato mattina scorso e dopo il quale hanno espresso il proprio disagio, la pessima gestione della chiusura e del trasferimento che sembra avvenga senza una completa preventiva informazione. Alcune famiglie poi hanno già rinunciato all’iscrizione. Spostare due sezioni di scuola materna in spazi ristretti con un solo bagno, davanti a un cantiere e senza condivisione delle precauzioni di sicurezza è follia”.

“Noi del gruppo di opposizione Castelfranco Unita – conclude l’opposizione – ci adopereremo in tutte le sedi per ristabilire la verità e per denunciare le inesattezze dette dal Sindaco. Per noi la scuola è sempre stata una nostra priorità e, anche dai banchi dell’opposizione continuerà ad esserlo”