“Stazione insicura e niente parcheggi”, le critiche dell’opposizione al Bilancio

Tra gli interventi “spariti, anche l’intervento per la messa in sicurezza della ex discarica delle Conche”
I consiglieri di minoranza Reali, Di Vito, Storti e Michelini criticano il bilancio 2025 del comune di Montopoli Valdarno. “Una programmazione – dicono – che cancella investimenti fondamentali per rispondere alle aspettative della cittadinanza montopolese, da troppo tempo disattese.
Rispetto al programma dell’ultimo anno della giunta Capecchi, la realizzazione dei marciapiedi che avrebbero consentito migliore accessibilità e lo sviluppo di mobilità lenta verso e dalla Casa della Salute di Capanne, sparisce l’ampliamento del parcheggio di piazza Terreni a Marti, sparisce l’intervento per la messa in sicurezza della ex discarica delle Conche – qui anche con grave pregiudizio degli impegni presi con ARPAT e Regione dagli uffici che potrebbero avere ripercussioni anche giudiziari – niente per quanto riguarda la manutenzione delle piste ciclabili.
Cancellata dall’Amministrazione Linda Vanni anche ogni prospettiva di aggiungere nuovi parcheggi (vanamente promessi alle varie consulte di Montopoli e Marti) per i quali l’amministrazione Capecchi aveva destinato 250mila euro. E non mancano decisioni illogiche e contraddittorie dove per quei pochi interventi programmati sul patrimonio pubblico il rischio latente è vedere uno spreco di risorse. Si veda ad esempio il Palazzo della cancelleria per il quale si mettono soldi in bilancio per sistemare gli impianti prima del rifacimento del tetto e della facciata che era già stato programmato e il suo progetto anche già pagato con affidamento esterno, come se l’esperienza di malevoli programmazioni del passato bastasse ad aprire gli occhi di fronte a tanta incoerenza: ricordare almeno quanto occorso alla scuola di Marti nel 2020 con interventi vanificati e soldi spesi a casaccio per il successivo necessario intervento di consolidamento statico e adeguamento sismico, sarebbe il minimo. Chissà se questi nuovi amministratori si rendono conto che stanno spendendo conti pubblici? Un amministratore di condominio farebbe sicuramente meglio. Per non parlare della stazione di San Romano, ormai divenuta un luogo insicuro quantomeno in termini di traffico veicolare per la quale in questo periodo doveva partire il secondo lotto dei lavori e invece non è completato nemmeno il primo.
In tema di gestione e governo del territorio, dopo le promesse elettorali di priorità assoluta, i mille incontri in periodo di ricerca di consensi e l’ attività svolta dalla precedente amministrazione con l’aggiornamento, la rivisitazione del vigente regolamento urbanistico e l’avvio della formazione del nuovo piano strutturale, la nuova amministrazione Vanni – che pure dovrebbe rappresentare la sua continuità – sembra immersa in un drammatico immobilismo frutto dell’inerzia della mancata determinazione nel portare a compimento proprio lo strumento strategico. Obiettivo da conseguire anche con proficui rapporti con la Regione che, a motivo dei ritardi per il periodo Covid e della tardiva consegna degli studi idraulici sull’Arno da parte professionista incaricato da altro comune, avrebbero potuto consentire di ottenere una proroga nella scadenza ultima di approvazione del piano strutturale, invece di cadere nel regime di salvaguardia da luglio che blocca, di fatto, ogni attività edilizia.
Attività che, lo ricordiamo a beneficio della giunta, è l’unica fonte certa di approvvigionamento di risorse finanziarie dirette quanto mai necessarie per attuare progetti e programmi tanto attesi da cittadini e utenti. E mentre il settore dell’edilizia è quasi completamente bloccato per questo motivo, questa giunta mette in previsione di bilancio gli oneri di urbanizzazione pari a quelli dello scorso anno e degli anni futuri. Ma secondo quale mente può essere possibile? Il problema vero è che non è appannaggio di molti e soprattutto che queste scelte non hanno conseguenze su chi le produce”.
Su quanto invece ha dichiarato pubblicamente la sindaco Vanni “ci corre l’obbligo verso i cittadini di riportare più correttamente la narrazione su notizie e risultati in merito alla gestione dell’organico, alla raccolta differenziata e ai rapporti con Geofor. Quanto al personale, con l’amministazione Capecchi i dipendenti erano 50+2. Con l’amministrazione Vanni sono 50+2. Diamo anche noi quindi il benvenuto ai subentri intervenuti nell’anno 2024 che evidentemente altro non sono, per lo più, che reintegri di personale andato via.
Rispetto a quanto ‘suggerito’ dalla Sindaco a margine delle critiche sulla malagestione della raccolta domiciliare dei rifiuti, dove chiedeva di fare premure presso i ‘nostri rappresentanti in Geofor’, desideriamo ricordare a Linda Vanni in virtù del ruolo ricoperto – sindaco – e a norma di legge, che ella rappresenta tutti cittadini e gli interessi dell’intera collettività che ha assunto l’onere e l’onore di senza altri soggetti cui costoro debbano riferirsi. Suggeriamo noi alla Sindaco una minima lettura del Testo unico sugli enti locali, se ancora, come sembra, non l’avesse fatto”.