Fratelli d’Italia boccia il bilancio consuntivo di San Miniato: “Immobile e ripetitivo”
La capogruppo Bruni: “I conti sono in salute e l’ente dovrebbe programmare interventi nei servizi e nelle opere pubbliche”
A San Miniato Fratelli d’Italia “boccia” il bilancio consuntivo 2024.
La capogruppo di Fratelli d’Italia del Comune di San Miniato Francesca Bruni, nell’ultima seduta del consiglio comunale ha votato contro il bilancio consuntivo 2024 perchè lo ha ritenuto “un bilancio immobile e ripetitivo deglia anni precedenti senza alcuna scelta innovativa e senza lungimiranza di vedute per opere pubbliche e servizi“.
“Ancora una volta l’avanzo di amministrazione è stato alto – dice Bruni – ed è di 3,6 milioni di euro, compresi 832mila euro di spese per investimenti. Questo dato dimostra che, sì, il Comune è in salute, ma al contempo evidenzia l’incapacità di programmare interventi importanti per la cittadinanza”.
Secondo la consigliera Bruni “tutto nasce da un bilancio di previsione affrettato, ripetitivo e senza alcuna programmazione seria degli interventi necessari e questo spiega le 30 variazioni di bilancio approvate nel 2024. Emblematica è la gestione del patrimonio immobiliare del Comune di San Miniato da alienare o da valorizzare come beni produttivi di reddito per le casse comunali e per i quali l’amministrazione non ha dato corso alle attività necessarie. Per gli immobili da alienare, riportati da anni nei bilanci di previsione, era previsto un introito di oltre 400mila euro e ne sono stati introitati solo 38mila. Dal 2022 i locali dell’ex farmacia comunale a San Miniato Basso sono stati classificati come bene da locare con canone annuale di 30mila euro, ma anche per 2024 non è stata locata con il risultato che almeno 90mila euro non sono entrati nelle casse comunali. Tutto ciò evidenzia una volta di più la previsione ripetitiva dei bilanci senza che poi venga dato corso alle manovre di attuazione, salvo riproporlo l’anno successivo”.
“Infine – conclude Bruni – un bilancio consuntivo che vede 20 milioni di liquidità, con un avanzo di quasi 4 milioni e con mutuo annuale di appena 130mila euro, deve spingere l’amministrazione a programmare, progettare ed eseguire interventi importanti nei servizi e nelle opere pubbliche insufficienti con particolare attenzione alla sicurezza idrogeologica del territorio, ai parcheggi, alle strade, alle manutenzioni, alla sicurezza dei centri abitati, con particolare riferimento al centro storico, ricorrendo anche a mutui che permettano di procedere senza dover aspettare i soliti contributi statali e regionali per intervenire”.