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Giudice di pace, Lega: “L’Amministrazione comunale in questo frangente ha dimostrato tutta la sua incapacità”

11 giugno 2025 | 23:47
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Giudice di pace, Lega: “L’Amministrazione comunale in questo frangente ha dimostrato tutta la sua incapacità”

“Santa Croce e Castelfranco si sono dichiarati disponibili a fornire un contributo di compartecipazione, ma si tenta di coinvolgerli nella mancata risoluzione del problema”

“I comuni di Santa Croce e Castelfranco, per spirito di collaborazione e nell’interesse della comunità, si sono dichiarati disponibili a fornire un contributo di compartecipazione alle spese, ma invece di ringraziarli si tenta di coinvolgerli nella mancata risoluzione di un problema di cui San Miniato ha la completa responsabilità”. Lo dice la lega di San Miniato.
“Considerata – continua – la disponibilità  manifestata dai Comuni limitrofi, San Miniato invece di polemizzare perché non ha stipulato una convenzione cogliendo l’opportunità  derivante dalla mano tesa da Santa Croce e Castelfranco in modo da consentire la sopravvivenza dell’Ufficio del Giudice di Pace, la cui prosecuzione potrebbe essere vista anche con favore dal Ministero competente qualora venisse risolto il problema della sua autonomia amministrativa”.
Il Giudice di Pace con sede a San Miniato infatti, rischia di essere arrivato al termine del suo decennale percorso. Per la Lega, “Se non interverranno a brevissimo novità, la sua chiusura sarà certa. La notizia non è delle migliori per San Miniato ma certamente non stupisce i cittadini di una città che negli ultimi decenni ha visto un costante depauperamento di uffici pubblici che ne avevano fatto il capoluogo del comprensorio del cuoio. Ospedale, Pretura, Agenzia delle Entrate sono gli esempi più eclatanti. Ma la vicenda dell’Ufficio del Giudice di Pace presenta aspetti che vanno al di la della pur grave spoliazione di San Miniato.
L’Amministrazione comunale in questo frangente ha dimostrato tutta la sua incapacità, un grado di dilettantismo che va oltre l’immaginabile e un’alta capacità di dire cose ben lontane dalla verità. La vicenda dell’Ufficio del Giudice di Pace è stata gestita in modo dilettantesco, senza rendersi conto delle responsabilità e gli obblighi connessi alla gestione di un ufficio pubblico che amministra la giustizia civile e penale la cui chiusura non può essere trattata alla stregua di un negozio di chincaglierie. La gestione della vicenda da parte del Comune di San Miniato è stata talmente dilettantesca da meritare una forte reprimenda del Tribunale di Pisa che ha stigmatizzato il mancato rispetto di  adeguati tempi di preavviso che hanno paralizzato di fatto l’attività giudiziaria dell’ufficio, provocando un grave danno per le parti dei processi civili e penali con l’effetto che il perdurare dell’inerzia amministrativa di supporto all’attività giudiziaria potrebbe avere anche profili di rilievo penale.
Come se ciò non bastasse, meraviglia il comportamento dell’Amministrazione di San Miniato che tenta di ribaltare sugli altri Comuni limitrofi la responsabilità  di una eventuale chiusura dell’Ufficio del Giudice di Pace. A giustificazione si dice che quando nacque l’Ufficio del Giudice di Pace a carico del Comune di San Miniato  l’idea era quella di coinvolgere tutti i comuni del Comprensorio e che non era mai stato esplicitato che l’onere di trovare i dipendenti comunali da assegnare  all’Ufficio giudiziario dovesse essere ad esclusivo carico di San Miniato. Un tentativo di scaricabarile clamoroso totalmente privo di fondamento considerato che fin da subito, cioè dalla primavera del 2013, gli altri comuni del Comprensorio del cuoio manifestarono la loro indisponibilità al progetto del Giudice di Pace  e quindi la loro indisponibilità a partecipare ai relativi oneri. L’Ufficio del Giudice di Pace con sede a San Miniato quindi prese avvio dodici anni fa senza nessun impegno da parte dei comuni limitrofi”.