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Geolocalizzazione obbligatoria delle pelli da concia, il sindaco di Santa Croce a Roma con l’Unic a colloquio con il vicepremier Tajani

16 giugno 2025 | 14:54
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Geolocalizzazione obbligatoria delle pelli da concia, il sindaco di Santa Croce a Roma con l’Unic a colloquio con il vicepremier Tajani

Rischio paralisi del comparto con l’entrata in vigore del nuovo regolamento europeo sulla deforestazione. L’impegno del ministro degli esteri

Si apre uno spiraglio, ma forse è qualcosa di più, per fermare l’impatto della legge europea contro la deforestazione, l’European deforestation-free products regulation (Eudr) che rischia di avere un effetto pesantissimo sul mondo conciario del Valdarno inferiore e più in generale della conceria italiana.

Questa mattina (16 giugno) una delegazione composta dai vertici di Unic rappresentati dal presidente Fabrizio Nuti e dal vicepresidente Piero Rosati, dal sindaco di Santa Croce sull’Arno Roberto Giannoni, dal consigliere regionale di Forza Italia Marco Stella, da Raffaella Bonsangue vicesegretario regionale del partito, dal segretario provinciale di Forza Italia, Lorenzo Paladini, hanno incontrato a Roma il ministro degli esteri e vicepremier Antonio Tajani per affrontare il tema e chiedere di intervenire sul regolamento europea, quanto meno per modificarne la parte che coinvolge il settore conciario, prima che diventi operativa.

La norma, così come è stata scritta, impone la tracciabilità attraverso una geolocalizzazione, dei luoghi in cui sono nati e vissuti i bovini, da cui sono state tratte le pelli importate. Il problema nasce dal momento che molti dei fornitori delle concerie che operano in paesi extra europei, non saranno in grado di fornire tali certificazioni per fine anno, quando è prevista l’entrata in vigore del regolamento antideforestazione dell’Unione. “In questo modo, a dicembre, ma anche dopo – spiega Giannoni con gli altri esponenti di Forza Italia – si rischia di andare a paralizzare il mondo conciario, fermando l’approvvigionamento di materia prima anche nel caso che provenga da paesi che non sono a rischio deforestazione”.

“Il ministro Tajani, che ringraziamo per averci ricevuto e ascoltato – continua la delegazione, – ha ascoltato la problematica dell’industria conciaria e si è impegnato a interessarsi della questione in sede europea”.

Un passaggio importante, del momento che a prendersi l’impegno è la seconda carica del governo Meloni.

L’entrata in vigore della  normativa europea, così come è stata scritta, mettere in seria difficoltà l’indotto conciario e potrebbe arrivare a causare una flessione della produzione del 95 per cento, con un impatto devastante sul settore in termini occupazionali, si parla di oltre 20 mila addetti e più di 1200 imprese.

“Noi – ha spiegato il sindaco con gli altri rappresentanti del settore conciario e le varie cariche di Forza Italia – riteniamo che sia importante chiedere alla Commissione di togliere la pelle dal regolamento o, in subordine, almeno di eliminare l’inutile obbligo di geolocalizzazione per prodotti provenienti da paesi a basso rischio deforestazione, come altri partner europei stanno proponendo”.

Una soluzione che, se da un lato potrebbe lasciare in piedi la normativa antideforestazione, allo stesso tempo potrebbe limitare l’impatto sul mondo conciario della normativa introducendo un criterio oggettivo.

Della questione Forza Italia si era già occupata in passato. Non più tardi alcune settimane fa con un’iniziativa messa in campo dall’europarlamentare Salvatore De Meo, di Forza Italia e appartenente al raggruppamento partito Popolare Europeo, che ha dato l’opportunità ai conciatori di esprimere le loro preoccupazioni a Bruxelles.

Il commento di Forza Italia

Forza Italia esprime grande soddisfazione per l’incontro a Roma con il vicepresidente del Consiglio e ministro degli esteri e del commercio internazionale Antonio Tajani, durante il quale sono state rappresentate le preoccupazioni del comparto conciario italiano in merito all’impatto della nuova normativa europea sulla deforestazione (Eudr).

Un risultato reso possibile grazie al lavoro di squadra costruito nel tempo, che ha visto il contributo fondamentale della vice segretaria nazionale onorevole Deborah Bergamini, del segretario regionale Marco Stella, della vice segretaria regionale Raffaella Bonsangue, e dell’intera squadra pisana, con il segretario provinciale Lorenzo Paladini, il vice segretario Michele Altini, il sindaco di Santa Croce sull’Arno Roberto Giannoni, il capogruppo a San Miniato Paolo Vallini e il segretario comunale Enzo Biagioni.

“Questo incontro è il frutto di un gioco di squadra vero, che ha unito i livelli nazionali, regionali e locali del nostro partito – ha dichiarato Lorenzo Paladini, segretario provinciale – Difendere il distretto conciario non significa solo difendere una filiera produttiva strategica, ma anche proteggere identità, lavoro e competitività dei nostri territori. Ringraziamo il ministro Tajani per la disponibilità e l’ascolto, segno concreto di una politica che sa restare connessa alla realtà”.

“Il Cuoio è un sottoprodotto dell’industria alimentare, non una causa di deforestazione: imporre la geolocalizzazione vuol dire penalizzare una filiera virtuosa del Made in Italy – ha aggiunto Michele Altini, vice segretario provinciale e responsabile dell’area del Cuoio –. È un onere sproporzionato e inattuabile, che rischia di compromettere migliaia di posti di lavoro e imprese. Ringraziamo il ministro Tajani per aver ascoltato le nostre ragioni e per l’impegno che ha assunto in Europa”

“La normativa europea in tema di contenimento dei processi di deforestazione (Eudr), nasce da buoni intenti, – dichiara Raffaella Bonsangue,  vicesegretario regionale di Forza Italia Toscana – ma rischia di risultare di fatto inapplicabile e, soprattutto,  di pregiudicare il comparto prezioso della produzione di manufatti di pregio in cui le imprese italiane si muovono da protagoniste, rappresentando un quarto della produzione mondiale”.

“L’ascolto della voce degli imprenditori e la loro preoccupazione per i posti di lavoro che verrebbero messi a rischio è un dovere – continua Bonsangue – che abbiamo assolto prendendo l’impegno di ricercare soluzioni concrete”.

Il tema è strategico non solo per il Valdarno ma per l’intero sistema produttivo nazionale con particolare riferimento al comparto moda. Per questo Forza Italia continuerà ad agire coralmente, in sinergia tra rappresentanza parlamentare, strutture regionali e amministratori locali, per garantire che la transizione ambientale europea non si trasformi in un colpo inferto alle eccellenze industriali italiane.

La sensibilità e l’attenzione dimostrate dal presidente Tajani rappresentano un segnale politico forte. Il nostro impegno prosegue, con serietà e determinazione, a sostegno delle imprese, del lavoro e dei territori.