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Emergenza Pronto Soccorso, più personale e posti letto

Più personale e la disponibilità di posti letto per patologie mediche nell’area chirurgica fino – in prospettiva – al potenziamento dell’assistenza infermieristica territoriale. Sono i principali interventi che, per i prossimi due mesi, dovranno affrontare l’emergenza nei 9 Pronto soccorso nell’Asl Toscana centro. Il piano straordinario è stato deciso questa mattina 9 gennaio in un incontro tra la direzione aziendale, le direzioni dei presidi ospedalieri e i capi dipartimento a seguito della situazione di sovraffollamento – in parte dovuto anche sll’uso improprio – registrato nei giorni scorsi (qui Ambulanze in coda per entrare al Pronto soccorso – Foto). All’incontro hanno partecipato anche i rappresentanti della rete territoriale.

A partire da oggi, saranno messe in campo azioni strategiche di riorganizzazione e di supporto per migliorare ulteriormente la gestione degli accessi ai Pronto soccorso e le disponibilità di ricovero all’interno dei singoli presidi ospedalieri. Gli interventi saranno costantemente monitorati per verificare la loro effettiva efficacia e valutare, se necessario ulteriori misure di intervento, nella direzione anche di una maggior armonizzazione fra le attività dei servizi ai reparti e pronto soccorso. Il piano di rinforzo messo in campo si allinea con quanto disposto nei giorni scorsi dall’assessore regionale al Diritto alla salute Stefania Saccardi che aveva invitato i direttori generali a fronteggiare la situazione attuale attraverso interventi straordinari e tra questi il reperimento di posti letto a supporto del Pronto soccorso (qui Pronto soccorso, i suggerimenti dell’assessore ai direttori). L’Azienda sanitaria, a sua volta, un invito lo rivolge ai medici che svolgono attività primaria, ai medici di continuità assistenziale, ai medici del 118 e a coloro che gestiscono le Rsa, quello a tenere presente nella loro attività il momento di criticità registrato “che necessita – spiega – dell’apporto complessivo dell’intero sistema sanitario”.
Più personale
Previsto l’ingresso in servizio di nuovi medici destinati ai Pronto soccorso per garantire il turnover. Per il personale infermieristico e per gli operatori socio sanitari l’obiettivo è quello di mantenere l’attuale dotazione organica. Sarà sostituito il personale che risulterà improvvisamente assente (malattia, infortunio). In questo periodo di criticità, l’incremento di personale è deciso sulla base dei bisogni di ricovero nei singoli reparti (con procedure di ingresso in servizio previsti in tempi al massimo di 5 giorni).
I posti letto
Nel piano c’è la riorganizzazione e trasformazione dei posti letto ospedalieri per aumentare la capacità di ricovero. In totale si rendono disponibili 164 posti letto in area medica in tutta la rete ospedaliera. L’attività chirurgica programmata è, pertanto, temporaneamente ridotta in tutti gli ospedali. Sono garantite le urgenze chirurgiche e gli interventi oncologici e maggiori.
Il dettaglio
All’ospedale San Giuseppe di Empoli è prevista la conversione di 14 posti letto chirurgici per l’area medica, fino a 47 al Santo Stefano di Prato, 14 al Torregalli, 10 al Santa Maria Annunziata, 6 ai Santi Cosma e Damiano a Pescia e 13 a Borgo San Lorenzo. A Santa Maria Nuova sono destinati 10 posti letto per l’area medica e 5 per le urgenze chirurgiche, al San Jacopo di Pistoia la disponibilità di posti letto per l’area medica potrà arrivare fino a 50 poti letto di area chirurgica assegnati ad area medica, sempre temporanee.
Altri provvedimenti
L’Azienda sanitaria Usl Toscana centro ha proposto ulteriori provvedimenti utili al superamento di questa fase di criticità registrata soprattutto in quest’ultimo periodo festivo. Per il 2017 sono confermate tutte le azioni per il potenziamento della rete assistenziale territoriale quali l’incremento di posti letto extraospedalieri per lungodengenze e per cure intermedie, l’apertura di nuove Case della salute (qui Ospedale diffuso sul comprensorio: le 5 Case della Salute), l’attivazione dell’infermiere di famiglia fino a 24 ore al giorno per 7 giorni su 7 per gli interventi previsti nei piani assistenziali individuali concordati con i medici di medicina generale, il coinvolgimento delle strutture private e dell’associazionismo no-profit anche per gestire le attività diagnostiche e di ricovero a supporto dell’ospedale e del territorio.

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