San Miniato blindata: 14 telecamere controllano le auto foto

Una ricerca puntuale su ogni singola targa, disponibile in pochi secondi, con tanto immagini e video, direttamente dalla sala operativa della polizia municipale. E’ quanto permette di fare il sistema di videosorveglianza attivato da poco più di un mese e mezzo sul territorio comunale di San Miniato. Un sistema fatto da 14 occhi elettronici, suddivisi in due tipologie, presentato questa mattina, 14 dicembre, dal comandante della polizia locale Dario Pancanti.

“Le telecamere – spiega – sono di due tipi: alcune sono telecamere di videosorveglianza classiche (cosiddette ‘di contesto’), mentre le altre sono appositamente pensate per la lettura delle targhe, permettendo di identificare subito se il veicolo è rubato, senza assicurazione, revisione o soggetto ad essere messo sotto sequestro. Queste due tecnologie, ovviamente, operano in sinergia: dove c’è una telecamera di lettura targa ce n’è sempre anche una di contesto, perché l’impianto è pensato principalmente per la sicurezza del territorio. Con questo sistema, infatti, noi riusciamo a sapere a posteriori e in pochi secondi, per una determinata macchina, quante è volte è transitata dai punti di controllo, a che ora e che movimenti ha fatto. Senza la lettura targa, invece, dovrei vedere ore ed ore di video per rintracciare il momento in cui è passata un’auto segnalata”. Con un apposito software istallato nella sala operativa, infatti, basta digitare il numero di targa per vedere in un attimo tutti i passaggi che quel veicolo ha effettuato nell’ultima settimana dai punti di controllo. E per ogni singolo passaggio il sistema fornisce immagini e video, con la possibilità di ricostruire passo passo tutti gli spostamenti nel territorio comunale.
Il sistema, formato da 10 telecamere di videosorveglianza e da 4 di lettura targa, è installato infatti sui punti d’accesso del comune. Ciascuna telecamera è collegata con un’antenna installata sulla Rocca, collegata a sua volta con la sala operativa di Palazza Migliarati. Le 10 telecamere di contesto sono collocate agli scavi di San Genesio sulla Tosco Romagnola, al semaforo de La Scala, agli stop della Tosco Romagnola con via Capitini e via Fontevivo, al semaforo di San Miniato Basso, al semaforo nei pressi della Coop, alla rotatoria di via Pannocchia a Ponte a Egola e ben 3 alla rotatoria di via dei Mille all’uscita San Miniato della FiPiLi. Le 4 telecamere di lettura targa, invece, si trovano al semaforo de La Scala, alla rotatoria di via Pannocchia e 2 alla rotatoria di via dei Mille a San Miniato Basso.
L’installazione delle telecamere è stata possibile grazie ad un doppio finanziamento: in primis da parte della Regione, grazie al bando aperto nel 2016, più altri 30mila euro dalla Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, che rappresentano in realtà solo la prima tranche di un finanziamento triennale che arriverà ad un totale di 90mila. “Per il 2018, attraverso il nuovo bando aperto dalla Regione – annuncia il sindaco Vittorio Gabbanini – ci sono stati accordati altri 20mila euro, che aggiunti alla seconda tranche da 30mila concessa dalla fondazione permetteranno praticamente di raddoppiare entro l’estate il numero di telecamere presenti sul territorio”. Per il futuro, l’obiettivo del comandante Pancanti è quello di utilizzare le nuove telecamere per controllare anche San Donato, San Romano, via Gramsci e la Valdegola, in modo da monitorare anche l’ingresso sud del territorio comuanale, potenziando inoltre anche la videosorveglianza delle piazze del centro storico.
“E’ prima di tutto uno strumento di deterrenza – spiega Pancanti -: per chi compie reati predatori, la semplice presenza di questo sistema rende il nostro territorio meno aggredibile”. Non a caso, già in questo primo mese, le telecamere di San Miniato hanno permesso, ad esempio, di rintracciare l’autrice di un borseggio che stava tentando di prelevare dei contanti al bancomant con la carta rubata. “Su quattro segnalazioni da parte dei carabinieri – aggiunge Pancanti – in tre casi siamo riusciti a rintracciare l’auto segnalata”. Per il momento, infatti, solo Pancanti è autorizzato per l’utilizzo del sistema e la visualizzazione dei dati, con l’eventuale possibilità in futuro di delegare l’incarico ad uno dei propri uomini. A breve, inoltre, anche il comando dei carabinieri avrà una propria password per accedere alle immagini, senza doversi rivolgere alla polizia municipale. Come previsto dalla legge, tuttavia, le immagini e i dati raccolti non posso essere archiviati: a meno di eventuali reati, tutto il materiale si cancella automaticamente dopo sette giorni.
“Questo progetto – afferma Mario Sladojevich della Fondazione Carismi – si inserisce in un clima di collaborazione con l’amministrazione comunale che siamo decisi a portare avanti. Nonostante le note vicende che stanno interrando la banca sanminiatese, la fondazione vuole mantenere il legame col territorio”.

Giacomo Pelfer

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