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Economia toscana, l’allarme Cgil: “L’autunno rischia di essere drammatico”

Per la segretaria generale Angelini è necessario partire da un nuovo piano per lo sviluppo

L’autunno rischia di essere drammatico“. E’ stato questo il commento della segretaria generale di Cgil Toscana Dalida Angelini dopo aver partecipato al webinar di Irpet questa mattina (15 luglio). Al centro dell’incontro lo studio sugli effetti del covid19 sull’economia toscana.

“C’è forte preoccupazione per il mondo del lavoro e per l’occupazione, l’autunno minaccia di presentare una situazione drammatica. Per questo non c’è tempo da perdere. Oggi ci sono condizioni irripetibili, l’Europa allenta i vincoli e promette investimenti: serve capacità di pianificare in base a precise priorità. E in Toscana, rispetto ad altre regioni, siamo un passo avanti – spiega Angelini – Circa un anno fa Regioni, sindacati e categorie hanno firmato un Patto per lo sviluppo, poi anche aggiornato, che delinea i progetti strategici, dalle infrastrutture al sociale fino agli investimenti. Bisogna partire da qui, subito, senza aspettare le imminenti elezioni regionali, per fare un passo in avanti”.

“Occorre una visione di lungo periodo, che affronti i nodi strutturali del sistema, fatti denotare dal Covid, e che le classi dirigenti, tutte, dimostrino innanzitutto senso di responsabilità – prosegue la segretaria Cgil -. E’ superato il modello di distribuire risorse a pioggia alle imprese, c’è bisogno di un nuovo modello di economia ma anche di società, un nuovo modello di sviluppo sostenibile sempre basato sul valore sociale del lavoro, ora in sofferenza. Alcune strade da seguire? Innanzitutto la pandemia ci ha spiegato una volta di più l’importanza dei servizi pubblici, a partire dalla sanità: è lì che si deve investire. Occorre poi impegnarsi per colmare i divari e le diseguaglianze: nord e sud Italia, Toscana della costa e Toscana centrale, occupazione dei giovani e femminile. Infine: c’è un grande divario tra il dibattito pubblico e la condizione concreta delle persone, va difeso e implementato anche il nostro welfare che resta la più importante infrastruttura sociale”.

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