Pronto badante, sostegno immediato agli anziani

E’ un progetto sperimentale che partirà il prossimo 16 marzo.  Un percorso di assistenza immediata rivolto alle persone anziane e alle rispettive famiglie nel momento in cui, per la prima volta, si manifesta una situazione di fragilità. Un sostegno informativo, ma anche di orientamento e tutoraggio per attivare un rapporto di assistenza familiare, per andare incontro alle prime necessità della persona anziana. 

Il progetto sarà messo in atto grazie alla collaborazione degli enti di volontariato e dei soggetti istituzionali presenti sul territorio in cinque zone-distretto, tra cui l’empolese, di cui fa parte anche Fucecchio. A partire da lunedì 16 marzo sarà attivato anche il numero verde 800593388, al quale rivolgersi per segnalare la situazione di bisogno e per avere informazioni, ed una campagna di comunicazione che coprirà i territori interessati.
Pronto badante si rivolge alle persone anziane che vivono sole o in famiglia che abbiano almeno 65 anni, che risiedano nel comune di Fucecchio o nei comuni interessati dalla sperimentazione, che si trovino in un momento di difficoltà, fragilità o disagio, che si manifesta per la prima volta nel periodo di validità del progetto, e che non abbiano già in atto un progetto di assistenza personalizzato con i servizi territoriali e non abbiano stipulato un contratto con un badante. Una volta contattato il numero verde, nel caso ci siano le condizioni, la richiesta viene inoltrata ad operatori autorizzati che si recheranno, entro massimo 48 ore, presso l’abitazione della persona anziana. Inoltre potrà essere erogato un buono lavoro (voucher) di 300 euro per coprire fino ad un massimo di 30 ore di lavoro occasionale regolare di un badante, per le prime necessità. L’operatore autorizzato assiste l’anziano e la famiglia anche nelle procedure on-line di Inps per quel che riguarda l’attivazione di un rapporto di assistenza familiare ed inoltre fornisce un breve tutoraggio per aiutare la famiglia e il badante nelle prime fasi dell’attivazione del rapporto.
Lo scopo principale dell’iniziativa, proposta dalla vicepresidente regionale Stefania Saccardi e approvata dalla giunta regionale lo scorso ottobre, è fare in modo che la persona anziana fragile e la propria famiglia possano contare su un aiuto concreto nelle prime fasi del bisogno, quando la fragilità si manifesta e diventa essenziale avere informazioni ed assistenza. “Il progetto è il primo del genere in Italia – spiega la Saccardi-. Vogliamo che le persone anziane che vivono sole o quelle che possono contare su una famiglia non siano lasciate sole ad affrontare momenti di disagio e difficoltà. Queste circostanze possono riguardare tante persone considerato che viviamo in una società alle prese con segni sempre più evidenti di invecchiamento. Con il progetto inoltre, grazie alla convenzione firmata con Inps per l’erogazione dei buoni lavoro, vogliamo promuovere la stipula di rapporti di assistenza familiare regolari, in un ambito in cui spesso prevale l’illegalità”.
Grazie alla collaborazione con la direzione regionale e la direzione centrale di Inps in tempi molto brevi è stata realizzata una procedura informatica dedicata alla Regione Toscana per l’acquisizione in via telematica dei buoni lavoro (voucher).  La Regione ha infatti finanziato il progetto mettendo  a disposizione 2 milioni e 100 mila euro, di cui 1 milione e 400mila euro per i buoni lavoro e 700 mila euro per i soggetti del terzo settore che si occuperanno di gestire il numero verde e gli interventi di assistenza, informazione e tutoraggio in ciascuna delle zone della sperimentazione. Il numero verde, che funzionerà da lunedì 16 marzo, sarà contattabile da lunedì a venerdì dalle 8 alle 18 ed il sabato dalle 8 alle 13.

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