Ex Icla, parte la campagna informativa

“Ci riteniamo molto soddisfatti per aver impegnato l’amministrazione a una corretta campagna informativa sui rischi per i cittadini, sulla prevenzione e protezione delle famiglie di Ponte a Egola, perché la salute, oltre a essere il bene più prezioso, è anche un sacrosanto diritto da tutelare”. Il commento a 5 stelle sull’ex Icla, è del gruppo consiliare di San Miniato, che in consiglio comunale aveva portato una mozione in merito all’area di Ponte a Egola, sulla quale insisteva l’azienda produttrice di poliuretani espansi.

“Con l’allto – spiega il Movimento – chiedevamo una campagna informativa urgente in favore dei cittadini residenti nelle vicinanze dello stabilimento sui reali rischi a cui sarebbero sottoposti in caso di incidente rilevante (incendio o scoppio) nonché l’attuazione del piano di emergenza esterno varato dalla Prefettura di Pisa più di un anno fa e rimasto irresponsabilmente taciuto. Con l’atto chiedevamo, inoltre, per ragioni di sicurezza, di delocalizzare quanto prima l’impianto industriale, cosa tra l’altro prevista dagli stessi atti di pianificazione territoriale del Comune”. In seduta consiliare, il documento è stato letto dalla consigliera portavoce Chiara Benvenuti. A lei ha risposto il capogruppo Pd Spadoni, che “ci ha proposto di cofirmare una mozione congiunta che in gran parte riprendeva gli stessi punti della nostra fra cui, fondamentale, quello concernente la necessità di effettuare una corretta e adeguata campagna informativa alla popolazione sulla natura dei rischi. La stessa mozione impegnava la giunta a tenere informato il consiglio comunale sull’argomento, mediante relazioni trimestrali”. Vista l’unità d’intenti, il movimento 5 stelle ha deciso di accettare, “consapevoli che in virtù dei rapporti di forza esistenti all’interno del Consiglio, una mozione presentata a firma esclusiva del Movimento non sarebbe mai stata votata, rendendo vani tutti gli sforzi mirati a salvaguardare la sicurezza in primis dei cittadini pontaegolesi. La votazione di una mozione congiunta però non deve far dimenticare le gravi responsabilità dell’attuale amministrazione nell’aver omesso d’informare correttamente la popolazione da ben più di un anno, circa l’esistenza del piano d’emergenza in vigore in caso d’incidente rilevante e che la Prefettura aveva redatto con la consulenza di altri enti competenti come l’Arpat, vigili del fuoco, Asl, provincia e addirittura, lo stesso ufficio tecnico del Comune. Per quanto riguarda la delocalizzazione della struttura è importante rilevare che il nuovo piano regolatore comunale non prevede altre aree idonee, per cui, la delocalizzazione è già stata demandata ad un livello amministrativo di pianificazione territoriale superiore”.

 

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