Oratorio, c’è il permesso. Presto il cantiere

Il permesso a costruire c’è. E presto ci sarà anche il cantiere. Conto alla rovescia per l’inizio dei lavori per la costruzione del nuovo oratorio nel centro di Fucecchio, in piazza D’Acquisto.

Un edificio su due piani di settecento metri quadrati che prenderà il nome proprio dall’associazione di volontariato formata dai parrocchiani di Santa Maria delle Vedute e che comprenderà, oltre al nuovo oratorio, anche aule formative e didattiche, circondato da un parco giochi di mille metri quadrati dove saranno presenti, unico caso in Toscana, strutture ludiche appositamente costruite per i bambini diversamente abili. Il centro di aggregazione la Calamita dunque inizia a diventare realtà e il grande sogno di una “grande casa” aperta a tutti indistintamente i cittadini senza distinzioni di razza, confessione religiosa, colore delle pelle, condizioni fisiche e sociali, e dell’oratorio di proprietà della parrocchia, inizia a prendere forma. “Un progetto che parte da molto lontano – sottolinea il presidente dell’associazione Rosario Salvaggio – dai primi anni Sessanta, quando la parrocchia Santa Maria delle Vedute era guidata da don Pietro Pasquinucci, che dopo la sua morte venne ripreso da don Carlo Favilli che aprì l’oratorio parrocchiale in un fondo preso in affitto in viale Carducci. Con il collocamento a riposo di don Carlo e la successiva morte, è stato don Mario Santucci a proseguire sulla strada tracciata dai predecessori mantenendo quest’impegno con la comunità parrocchiale. Ma è con l’arrivo di don Giorgio Rudzki, chiamato a sostituire don Mario, che il progetto di un nuovo oratorio di proprietà della parrocchia, o meglio, un Centro di aggregazione, inizia a prendere corpo. Grazie anche all’impegno, nella scorsa legislatura, del sindaco Claudio Toni e della variante di destinazione urbanistica del terreno attiguo al parcheggio di piazza D’Acquisto proprio dietro la Chiesa Santa Maria delle Vedute, il sogno ha iniziato un po’ alla volta a trasformarsi in realtà”. Per realizzate l’intero progetto occorreranno oltre il milione di euro, il 75 per cento dei quali saranno finanziati dalla Conferenza Episcopale Italiana che ha già comunicato alla Calamita onlus il proprio assenso.

 

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