San Martino: “Noi parte lesa”. Azioni legali

“La contrada San Martino in Catiana si ritiene parte lesa dei fatti accaduti durante il Palio dei Barchini”. Tanto che, con il voto dell’Assemblea, ha deciso di incaricare un legale per verificare la possibilità di un’azione civile a tutela dell’immagine della Contrada stessa. L’assemblea si è riunita ieri sera, martedì 9 giugno per affrontare il problema (leggi anche Irregolarità al palio tra San Bartolomeo e San Martino ), dopo giorni in cui si è sentita chiamata in causa.

“Crediamo – spiega l’assemblea – sia stata costruita una sorta di montatura, concentrando l’attenzione su un episodio di gara come tanti se ne sono visti in questa manifestazione con l’intento di distoglierla dai fatti di grave violenza avvenuti subito dopo, di cui San Martino è stata la prima vittima. La Contrada, in vista di questo Palio, aveva condiviso una determinata strategia, scaturita da quanto avvenuto durante le verifiche dello scorso anno quando tre contrade, attraverso una lettera, chiesero che San Martino togliesse la copertura dei propri tiranti. Richiesta che la nostra Contrada accolse nel rispetto del regolamento, arrivando anche a smontare, in nome della trasparenza, alcune componenti del barchino davanti ai rappresenti delle altre contrade. La stessa richiesta, presentata quest’anno con due regolari reclami nei confronti di un’altra contrada, ha avuto per tutta risposta un iniziale rifiuto che ci ha lasciato molto perplessi. Per quanto riguarda la gara, invece, la collisione tra due barchini rappresenta un episodio sempre avvenuto nella storia del Palio. Il protrarsi dei contrasti fino al secondo rettilineo non riteniamo sia da attribuire solo alla nostra condotta, anzi. I fatti avvenuti poi sotto gli occhi di tutti rappresentano, invece, un atto di violenza che è stata la vera causa dei successivi disordini. Violenza alla quale – è bene sottolinearlo – i rematori e i responsabili di San Martino non hanno minimamente reagito, preoccupandosi piuttosto, come dimostrano le immagini, di liberare velocemente la pista per consentire le prosecuzione della corsa delle due contrade rimaste. In caso contrario, possiamo solo immaginare cosa sarebbe potuto succedere se non avesse prevalso il senso di responsabilità. Nella serata di lunedì, il rematore protagonista dei fatti è venuto personalmente in Contrada per un chiarimento che i nostri contradaioli hanno apprezzato”.

 

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