Lapidi, “Memoria dei caduti è priorità”

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Le lapidi saranno posizionate nel futuro museo della memoria. Lo ha deciso il consiglio comunale, anche con l’appoggio del gruppo misto (leggi anche Lapidi, alla fine tutti con Gabbanini ). “Questa volta dobbiamo risolvere il problema per i prossimi secoli – spiega il consigliere Alessandro Niccoli -, al di là della responsabilità, assolutamente non accertata (non basta la decisione di una Procura militare per fornire la prova della paternità americana della granata).

Ciò viste anche le conclusioni sulla vicenda dello storico Pezzino dell’università di Pisa, del dato che i tedeschi in fuga erano soliti, per rappresaglia mettere bombe a tempo e della domanda inevasa del perché i tedeschi chiusero i cittadini in chiesa. Poi, alla risposta secondo cui le persone furono chiuse anche in San Domenico (dove non morirono), vi sono testimonianze viventi, secondo cui un soldato polacco fece nascondere tutti in un rifugio sotterraneo alla chiesa, ove anche li avvenne uno scoppio. Lastraioli, osservatore di tali fatti, insiste sulla propria ragione (sulla responsabilità americana), sostenendo di avere le prove”. A riprova che la certezza della storia non è certa per tutti, il consigliere prosegue: “Non potendo comunque esprimere certezze e dovendo dare atto della presunta opportunità di dover rivedere saggiamente la cosa, dato che comunque è stato commesso un errore per l’azione repentina che ha lasciato molta parte della cittadinanza colpita per l’attacco alla memoria dei caduti e molti vecchi con le lacrime agli occhi, è passata l’opportunità per un museo della memoria che contenesse le due contrastanti lapidi. Dobbiamo adesso, in un processo di maggior confronto, pensare a tutelare la memoria dei caduti (come peraltro detto dal sindaco) per una nuova lapide da esporre sulla pubblica via, dove i cittadini passano (lasciando seriamente perdere le parole spese a ingrassare le sole ideologie, parlando di colpe) e possano sempre vedere il loro omaggio in memoria dei caduti delle nefaste e criminali guerre avvenute nel triste XX secolo, con apice, a guerra quasi finita, nell’efferato eccidio di San Miniato”.

 

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