Sicurezza e abbandono rifiuti, referendum per le telecamere

Un referendum consultivo per chiedere al comune di Santa Croce di installare telecamere di sorveglianza. La proposta è del santacrocese Vincenzo Oliveri, che si è fatto promotore dell’iniziativa popolare.

“A distanza di 5 anni – spiega -, da quel 29 novembre 2010 in cui depositai come cittadino santacrocese una raccolta di 1.042 firme per avere installate le telecamere di videosorveglianza nel territorio del comune di Santa Croce sull’Arno a causa dei gravi atti vandalici che erano stati commessi contro alcuni mezzi comunali, per evitare il ripetersi e quindi prevenire episodi di vandalismo e microcriminalità che si erano registrati nel nostro paese”. A distanza di cinque anni, secondo Oliveri, “la situazione non è migliorata anzi: ci sono furti nelle case e nei negozi, liti tra giovani nelle ore notturne nel centro storico, l’aumento del degrado per l’abbandono dei rifiuti. Sono dell’avviso, visto che la situazione è peggiorata e che la gente non si sente più sicura, di ripetere quell’iniziativa per far si che questa amministrazione debba installare le telecamere di videosorveglianza”. Supportato da altri santacrocesi e preoccupato anche per il fastidioso abbandono dei rifiuti, il cittadino pensa che sia “arrivato il momento che un comune importante come il nostro sia dotato di telecamere di videosorveglianza. Per la cronaca, le 1.042 firme raccolte nel 2010 non furono ammesse dall’allora sindaco Osvaldo Ciaponi in quanto non erano state autenticate a norma di legge, la sua giunta bocciò un’interrogazione sull’installazione delle telecamere presentata dal gruppo di minoranza Centrodestra per Santacroce. Bocciata alcuni mesi orsono dall’attuale giunta con il sindaco Giulia Deidda un’interrogazione presentata dal gruppo di minoranza Ricostruiamo Santa Croce Staffoli”. Per installare le telecamere, quindi, secondo Oliveri, non resta che il referendum consultivo, previsto dallo statuto comunale: servono almeno 1.500 firme di elettori iscritti nelle liste del comune per presentare una richiesta al sindaco che, dopo la verifica da parte della segreteria comunale sulla regolarità da fare in 15 giorni, propone al consiglio il provvedimento che dispone il referendum. “Non dobbiamo lasciarsi sfuggire questa unica e irripetibile occasione e per questo motivo – spiega -, visto che da solo come cittadino santacrocese non riuscirei a raggiungere tale obiettivo, chiedo a tutti i santacrocesi, a tutte le forze politiche che hanno inserito nel loro programma nel capitolo della sicurezza la volontà di installare le telecamere di videosorveglianza e a quelle forze politiche che hanno a cuore che determinate decisioni siano prese direttamente dai cittadini tramite il voto di un referendum, a tutte le associazioni presenti sul territorio che hanno a cuore il bene del paese di venire a firmare e successivamente di andare e di far votare il referendum consultivo a favore dell’installazione delle telecamere di videosorveglianza. Nei fogli dove saranno raccolte le firme c’è scritto che sarà chiesta l’installazione minima di 25 moderne telecamere funzionanti 24 ore al giorno nel territorio di Staffoli e Santa Croce entro 180 giorni dall’esito del referendum. Sono consapevole come lo siete tutti voi che tutti i problemi non saranno risolti sia per gli atti di microcriminalità che vengono compiuti che per l’abbandono dei rifiuti ma sicuramente sarà un ottimo deterrente, un motivo per dare più fiducia e più sicurezza ai cittadini, un aiuto in più per le indagini di polizia giudiziaria per i carabinieri e per la polizia municipale presenti sul nostro territorio. Le telecamere saranno utilizzate rispettando i diritti e le libertà fondamentali dei cittadini e la dignità delle persone con particolare riferimento alla riservatezza, all’identità e alla protezione dei dati personali e saranno installate in base alle norme vigenti nei punti più critici e questo sicuramente sarà un compito delle forze di polizia a decidere la loro collocazione. Un vantaggio per i cittadini santacrocesi sarà che l’Associazione Conciatori rispetto ai furti nel settore delle concerie ha confermato l’impegno a realizzare un sistema di videosorveglianza. Per ultimo ma forse la cosa più importante è che questa iniziativa è di tutti i santacrocesi, di qualunque colore politico, di tutte quelle persone che non si sentono più sicure a camminare da sole in particolare di notte, di tutte quelle persone che quotidianamente si lamentano per i furti subiti e per tutti coloro che si lamentano per i rifiuti abbandonati sulle strada da persone incivili che non si degnano di fare la raccolta differenziata”. La raccolta firme, presumibilmente, partirà dopo l’estate.

 

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