Museo Guicciardini, la Pro Loco si difende

5 agosto 2015 | 10:52
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Museo Guicciardini, la Pro Loco si difende

“Siamo increduli, stupiti e rammaricati per le parole espresse nei confronti della Pro loco”. A parlare è il presidente, Fausto Bianchi, che risponde alle polemiche a nome dell’associazione per la gestione del museo Guicciardini (leggi qui). “Ad aprile il Comune di Montopoli ci ha proposto una convenzione per la gestione del museo civico Guicciardini che era chiuso da parecchi mesi: la Pro loco, che da oltre 40 anni lavora volontariamente a servizio di Montopoli, ha ovviamente accettato”. Secondo quanto previsto dall’operazione, l’associazione avrebbe dovuto gestire il museo oltre al punto informativo comunale nello stesso luogo. “Una scelta – spiega Bianchi – fatta per ottenere un notevole risparmio di costi. L’unificazione delle due strutture ha portato anche ad avere un orario di apertura del sito museale molto più ampio e ad aumentare le presenze: i turisti, infatti, passando per il punto informativo hanno l’occasione di visitare anche il museo, che adesso resta aperto 7 giorni su 7”.
I risultati sono stati da subito incoraggianti, per tutti i volontari della Pro loco, con l’obiettivo di offrire ai turisti un servizio sempre più completo, spiega il presidente.

“Quando abbiamo firmato la convenzione – aggiunge il presidente dell’associazione – ci sono state le persone che rappresentavano l’associazione che aveva in gestione il museo precedentemente, dicendoci che potevano e volevano collaborare con noi. Ovviamente, con responsabilità abbiamo accettato, pur non conoscendoli e ci siamo messi a disposizione per poter usufruire della loro opera che peraltro prevedeva un rimborso spese, non essendo volontari: ci siamo adoperati per far funzionare tutto con dei vincoli di budget strettissimi, abbiamo lavorato con i volontari Pro loco per avviare dei progetti nuovi che avrebbero creato nuovi servizi di valore per il territorio e per le strutture presenti. Ad esempio, le visite guidate dei musei di Montopoli e delle zone del paese di maggior interesse storico, artistico e paesaggistico. Purtroppo, però, non abbiamo avuto molta collaborazione da coloro che si occupavano precedentemente del museo e, nonostante gli sforzi fatti dai volontari della pro Loco, dalla Pro Loco stessa in termini economici e nei limiti del budget imposto dal comune ci ritroviamo a dover rispondere ad aggressioni verbali ed offese inaccettabili e inverosimili”. Bianchi, poi, chiarisce anche le situazioni: “Non si può parlare di dipendenti, perché non esiste nessun tipo di rapporto di questo tipo: la Pro Loco è un associazione di volontari. In secondo luogo, l’attività in questione svolta gratutitamente dai volontari della Pro Loco è di apertura e chiusura museo, mentre solo queste persone ricevevano un rimborso spese. Questo, peraltro, si riferisce all’attività svolta nei mesi di aprile, maggio, giugno e luglio: il ritado, quindi, può essere di uno o due mesi, in quanto il lavoro di aprile viene richiesto entro il 10 del mese successivo e poi saldato dal comune al massimo entro 2 mesi. Tengo poi a precisare che la Pro Loco non ha ricevuto ancora i soldi. Avevamo parlato a più riprese della situazione con queste persone, avanzando anche l’ipotesi di pagarli noi come associazione. Loro, però, hanno deciso di offenderci con un articolo che contiene inesattezze palesi e ancor più grave offese personali destinati agli associati della Pro loco”.
Bianchi, poi, precisa che “la nostra è un’associazione culturale senza scopo di lucro ed è formata solo da volontari che mettono a disposizione il proprio tempo per la comunità e il territorio”.
C’è poi un ulteriore aspetto che viene messo in evidenza dal presidente della Pro loco di Montopoli: “Sabato 2 agosto abbiamo avuto una riunione tutti insieme, all’interno della quale sono stati concordati alcuni punti. Avevamo deciso che per il mese di agosto avremo tenuto il museo aperto con i volontari: tuttavia, chi voleva darci una mano, poteva sviluppare il progetto visite guidate e avremo rimborsato il tempo impegnato: se il ritardo dei pagamenti dei rimborsi pregressi si fosse protratto avremo personalmente anticipato quanto dovuto, delineando così uno sviluppo futuro di una collaborazione. Da qui in poi, nessuna risposta. Solo una serie di inesattezze scritte sui giornali e ancor più grave una serie di offese rivolte all’associazione Pro loco e personalmente ad ognuno dei suoi partecipanti. Tutti possono sbagliare, ma l’educazione e l’intelligenza delle persone imporrebbe il dialogo, ammesso anche farlo tramite i giornali, ma offendere e dare dei disonesti a cittadini che fanno volontariato e cercano anche di aiutare gli altri come in questo caso mi sembra pura follia”. La Pro loco, a questo punto, procederà per vie legali. “Agiremo – conclude Bianchi – nei confronti di chi ha offeso ingiustamente l’associazione e i suoi iscritti. Per quanto concerne l’impegno che noi ci siamo presi nei confronti del comune e della collettività, proseguiremo con il nostro volontariato. Vogliamo far si che Montopoli e il suo museo sia sempre più visitato: ci crediamo fermamente e porteremo avanti questi obiettivi mettendo, come sempre, il nostro tempo a disposizione della comunità”.