Referendum Asl, il regolamento c’è. Critico Progetto Insieme

Come è andata a finire? Forse non è ancora finita. Il gruppo di opposizione Progetto Insieme da settimane ha ingaggiato una battaglia politica a Montopoli Val d’Arno in consiglio comunale contro la maggioranza, per rivendicare il diritto dei cittadini di poter indire referendum comunali per le questioni più delicate della vita pubblica. L’occasione per andare ad affrontare la questione referendum che fino ad ora a Montopoli non si poteva fare per quanto previsto dalla legge, perché mancavano gli strumenti attuativi, ovvero il regolamento comunale, è stata la questione sanità. Più nello specifico un gruppo di cittadini svincolati politicamente da Progetto Insieme, per quanto la proposta fosse stata appoggiata dal gruppo politico, hanno raccolto le firme necessarie per chiedere un referendum e far decidere alla popolazione maggiorennne in quale Asl collocare Montopoli nell’ambito della riforma regionale della sanitaria. Attualmente Montopoli fa parte della Asl 11 Empolese Valdelsa, l’intento dei cittadini promotori della raccolta firme era di far decidere gli elettori se rimanere con il Valdarno o andare a fare parte della più vicina Asl 5 di Pontedera.  Nella serata di ieri (10 settembre) si è arrivati al voto del regolamento comunale per i referendum in consiglio comunale, che è stato approvato con parere favorevole della maggioranza e l’astensione del Movimento 5 stelle. ma i ldocumento nel frattempo avrebbesubito pesanti modifiche tanto da renderlo quasi inutilizzabile per la fazioni referendarie. Questa la reazione a caldo del gruppo Progetto Insieme. “Il Consiglio Comunale, Giovanni Capecchi e la sua maggioranza, con il sostegno dei consiglieri del Movimento 5 stelle, hanno votato una bozza di regolamento referendario che di fatto, modificato arbitrariamente in alcuni punti,  impedisce ai cittadini di poter rappresentare le proprie idee in sede di valutazione. In buona sostanza, qualsiasi proposta referendaria avanzata al comune potrebbe essere bocciata dalla commissione formata da sindaco, segretario e ufficio elettorale, senza possibilità di appello e , cosa di assoluta gravità, con pareri del segretario di impronta politica, a favore del sindaco”. Queste le parole di Progetto Insieme a consiglio ancora in corso, sulla bozza di regolamento, insomma una farsa secondo gli esponenti del gruppo di minoranza. “Progetto Insieme, pur avendo vinto la sua battaglia politica – continuano dia banchi dell’opposizione -ossia far adottare anche a Montopoli, dopo venti anni di nulla, un suo regolamento referendario, non cesserà il suo sostegno a favore della democrazia e della partecipazione. La versione di regolamento arrogantemente stravolta in corsa, nonostante i pareri diversi delle commissioni e della conferenza dei capigruppo e con la complicità sorda dei capogruppo Potì e Cristiani, sarà impugnata e valutata dai consiglieri del nostro Gruppo nelle sedi competenti. Un regolamento referendario – concludono da Progetto Insieme – che sbarra la partecipazione attiva dei cittadini è anticostituzionale, viene meno alle norme vigenti e politicamente, purtroppo, fa emergere un dato preoccupante, la paura e l’incapacità del sindaco Capecchi di rappresentare degnamente la comunità montopolese. Ora vorremmo sapere quale interesse lega il Movimento 5 Stelle e Capecchi a Montopoli?”

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