Pochi funghi ma buoni, ecco le regole

I funghi sono ancora pochi, a causa delle scarse piogge dell’estate appena trascorsa. Ma l’autunno è la stagione della raccolta, che si fa a determinate regolee che può essere una valida scusa per una bella passeggiata nei boschi. Tra i funghi, però, molti possono causare intossicazioni anche mortali e in genere i più pericolosi sono quelli che somigliano tanto, ma proprio tanto, ad alcuni buonissimi. Errare, quindi, è possibile.

Per questo è necessario raccogliere e mangiare solo i funghi che si conoscono bene. Se, poi, c’è quello così bello che è un peccato lasciarlo lì, ma del quale non si è più che sicuri, è meglio non metterlo insieme agli altri e rivolgersi allo sportello micologico della Asl11, dove viene svolto un servizio gratuito di consulenza ai cittadini per il riconoscimento delle specie fungine. Il servizio gratuito di riconoscimento dei funghi è attivo fino al 15 dicembre e si svolge nelle sedi di Empoli il lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì dalle14 alle 16 e a Castelfranco Di Sotto, al distretto socio-sanitario il martedì dalle 14,30 alle 16. Al di fuori di questi orari e nei rimanenti mesi dell’anno i funghi potranno essere controllati su appuntamento con gli ispettori micologi (tel. 0571 704800). L’ispettore micologo rilascerà una certificazione relativa esclusivamente ai funghi direttamente visionati e che non può assolutamente essere considerata estesa ad altri funghi non sottoposti all’esame.

 

I funghi riconosciuti commestibili, comunque, devono essere conservati in contenitori rigidi e aerati e in luogo fresco, non devono essere mangiati quelli troppo vecchi, intrisi di acqua per la pioggia o congelati per la bassa temperatura. Se non vengono cotti lo stesso giorno della raccolta, è consigliabile pulire i funghi senza lavarli e riporli in frigo con gambo rivolto verso l’alto. I funghi, comunque, vanno sempre mangiati in piccole quantità o risulteranno tossici pur se commestibili.

 

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