


Ponte a Egola avrà un nonno-vigile. A patto che una mangiata di “nonni” si offrano volontari, perché più si è e meno frequenti sono i turni. La cosa è ancora tutta da strutturare, ma su richiesta del comune di San Miniato, la consulta territoriale organizzerà il servizio che consiste nel garantire una presenza nei giorni e negli orari di uscita da scuola dei bambini. Specie in vista di un pedibus.
Il nonno, vispo e ben riconoscibile, aiuterà i genitori con i parcheggi e i bambini ad attraversare la strada, ma sarà anche un ottimo dissuasore per chi intende, per esempio, parcheggiare fuori area o anche solo gettare a terra una cartaccia. Se il progetto riesce a partire, come avviene in altre frazioni, allora si può pensare anche al pedibus, ovvero i bambini che si trovano in un punto e raggiungono insieme la scuola, in fila e a piedi, imparando a essere più autonomi anche per strada.
I “nonni” che si sono proposti finora, però, sono nonni per davvero, nel senso che frequentano la scuola per andare a prendere i nipoti che devono acccompagnare a casa e questo, ovviamente, li limita nella disponibilità. Ma l’unione fa la forza e se è possibile altrove, perché non dovrebbe esserlo proprio a Ponte a Egola? Quindi, chi avesse anche soltanto un’ora ogni tanto da mettere a disposizione, può contattare Luciano Pistolesi, anche per mail: lucianoponteaegola@tiscali.it.
L’importante è cominciare, perché di progetti in cantiere, la Consulta, ne ha diversi, come, per esempio, l’adozione di aree a verde, senza vincoli di orario come per la scuola, ma che sarebbe una mano a Ponte a Egola che, alla fine, è di tutti davvero.
Elisa Venturi