
“L’amministrazione comunale di Santa Croce, nell’ambito di un clima di dialogo interreligioso e traendo forza dalla mozione votata il 20 luglio in consiglio comunale, si faccia portavoce di un processo partecipativo finalizzato al raggiungimento della coesione e dell’armonia tra persone di credo religioso differente, invitando i rappresentanti di tutte le comunità religiose locali a sottoscrivere, almeno simbolicamente, il documento”.
Con una mozione che sarà discussa nel prossimo consiglio comunale, all’amministrazione Deidda, lo chiede la lista civica Ricostruiamo Santa Croce e Staffoli. Dopo i gravi fatti di Parigi e considerata la multiculturalità della zona (“già prima delle emergenze profughi – scrivono – sul nostro territorio comunale si contava una molteplicità di etnie ospitate che ci rende secondi solo a un comune ben più vasto rispetto al nostro, ovvero Prato), per i componenti della lista serve “un impegno collettivo e globale, totale, per commemorare, per denunciare, per adottare ogni strumento possibile per la lotta al terrorismo islamico”. Oltre a interventi di competenza nazionale, secondo la lista, c’è bisogno di una manifestazione comune d’intenti, condivisa “dagli organi politici presenti e dal consiglio comunale ma anche dalla cittadinanza santacrocese, intesa come l’insieme di tutte quelle persone che condividono l’esperienza di vita nel nostro comune, pur differenziandosi per provenienza e per credo religioso, nella pace e nella solidarietà reciproca”.