Addio al dottor Coccoli, morto lo storico veterinario

24 novembre 2015 | 09:44
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Addio al dottor Coccoli, morto lo storico veterinario
Addio al dottor Coccoli, morto lo storico veterinario
Addio al dottor Coccoli, morto lo storico veterinario

Santa Maria a Monte piange il dottor Gino Coccoli, il veterinario di origini labroniche, ma arrivato nel lontano 1959 in Valdarno.

All’inizio degli anni ’80 ottenne la condotta veterinaria di Santa Maria a Monte, dove si trasferì. Persona culturalmente vivace e appassionato di sport è stato una della anime di Santa Maria a Monte per molti anni. Si prodigò anche per far nascere il primo Sporting club. La sua passione e il suo amore per gli animali oltre che per la scienza, lo trasmise poi anche ai suoi figli, uno veterinario della Asl 11 e l’altro medico dell’ospedale universitario Santa Chiara. Gino Coccoli aveva lasciato il servizi veterinario nel 1987 andando in pensione, ma era rimasto attivo come personalità culturale e sportiva del paese. Anche in politica: era socialista e dirigente locale e provinciale iscritto al Psi. Non ha mai ricoperto incarichi amministrativi nel governo locale ma ha portato il proprio contributo partecipando negli anni sempre attivamente alla vita della Sezione del Partito Socialista, come membro degli organismi politici locali e provinciali. Persona competente, sempre sensibile alle legittime istanze dei cittadini, è stato fra coloro che contribuirono alla realizzazione della sede della Sezione del Psi nel centro storico di Santa Maria a Monte nei primi anni ’80.
Era arrivato a Santa Maria a Monte da La Scala di San Miniato dove viveva con una balia del paese che l’aveva preso sotto la sua protezione dopo che, morto il padre, aveva lasciato all’età di 8 anni la madre a Livorno per studiare e conseguire la maturità classica in un collegio a Spoleto dove, ovviamente, aveva appreso tutti gli insegnamenti dell’educazione fascista. Tornato a San Miniato e deciso all’arruolamento si convinse invece ad iscriversi alla facoltà di Veterinaria ottenendo l’esonero militare per poter seguire gli studi. Nonostante la guerra e il passaggio del Fronte riuscì a seguire le lezioni, studiare e discutere la tesi nel maggio del 1946 all’età di 25 anni. Nel frattempo dopo l’8 settembre 1943, aveva aderito al gruppo partigiano di Giustizia e Libertà attivo nel samminiatese. Come amava raccontare, era stato un “partigiano disarmato”, il fucile lo aveva imbracciato solo per andare a caccia, sua altra grande passione. Aveva partecipato a servizi di vedetta, anche collaborando alla cattura di un soldato tedesco che, come ricordava scherzando, si era arreso facilmente, viste le sorti sfavorevoli al suo esercito. L’attività nella guerra partigiana e il passaggio all’Italia Repubblicana, lo avvicinarono alle idee socialiste a cui decise di aderire anche ufficialmente e convintamente, facendo l’iscrizione al Partito Socialista, dopo i fatti della strage terroristica di piazza Fontana a Milano nel 1969. Sempre attento alle giovani generazioni, che ha spinto ad avvicinarsi alla vita politica e amministrativa locale soprattutto promuovendone la candidatura in occasione delle elezioni comunali o negli organi della sezione.
Sia Patrizia Marchetti che Ilaria Parrella sono state avvicinate in occasione delle elezioni comunali del 1988 proprio da Gino e sono poi diventate parte attiva della vita della Sezione del Psi e dell’amministrazione locale, fino a ricoprire entrambe la carica di sindaco. Gino le ha sempre seguite nell’attività amministrativa prendendosi, con una punta di orgoglio, il merito di “averci visto bene”, come era solito dire.
“Da lui abbiamo tutti imparato molto – dicono -: a guardare la storia politica italiana per trarne soluzioni per il presente, il rispetto prima di tutto delle persone e delle loro idee anche nei momenti più duri della discussione politica, la normalità di essere cittadini attivi nella propria comunità di appartenenza, ognuno secondo le proprie capacità ma ciascuno utile per contribuire al progresso di tutti.
Accanto all’impegno politico Gino ha avuto parte attiva nelle associazioni locali soprattutto come Presidente della locale squadra di calcio negli anni ’60, che poi divenne successivamente la squadra comunale dei Calzaturieri. I socialisti dell’intera provincia di Pisa e della sezione di Santa Maria a Monte si stringono al dolore della famiglia, in particolare ai figli Luigi e Luca e ricordano con affetto il dottor Coccoli, come tutti lo chiamavano. Seguendo il desiderio di Gino sarà esposta accanto al feretro ed al funerale la bandiera socialista”.

Il dottore si è spento all’età di quasi 94 anni. La celebrazione del funerale è prevista domani, mercoledì, alle 14,30 nella chiesa collegiata di Santa Maria a Monte.