Colpo al circolo Arci alle Vedute, via slot e cambiasoldi foto

“Ci sono momenti in cui sei vicino a prendere una decisione ed il destino ti da una mano: le tolgo le slot”. Ha le idee chiare Massimo Cantini, presidente del circolo Arci ‘Le Vedute’ sulla Romana-Lucchese visitato dai ladri nella notte fra lunedì e martedì, dopo un tentativo andato a vuoto appena sette giorni fa.

Erano circa le due e trenta del mattino quando la banda ha colpito, ed in dieci minuti in tutto hanno portato a termine il furto con scasso, provocando però subito la reazione di alcuni vicini che, allarmati dai rumori, hanno avvisato i gestori, residenti poco lontano. Il bottino, di molto inferiore ai danni provocati per portare a termine il colpo, è comunque di quasi 5mila euro; tanto era contenuto nelle due slot e nella macchina cambiasoldi che i malviventi si sono portati via. Ai gestori toccherà spendere oltre mille euro per riparare la pesante inferriata divelta dalla banda, che l’ha poi lasciata a pochi metri, insieme agli attrezzi utilizzati, tra cui anche grosso piccone. Ritrovate, il giorno dopo, anche le macchinette, in un campo a Cerreto Guidi. “A questo punto non le rimettermo più – ribadisce Cantini. “Non è possibile che in due settimane i ladri siano venuti qua due volte e c’abbiamo rotto in entrambi i casi l’inferriata. Non facciamo più vita”. Sempre nella notte fra lunedì e martedì scorso, ma di una settimana fa, probabilmente gli stessi del colpo dell’altro ieri avevano infatti tentato con delle corde di strappare dal muro la pesante inferriata posto di fronte all’ingresso principale del circolo. Colpo andato male proprio a causa delle corde, che non hanno retto e hanno costretto i ladri alla fuga prima che la grata fosse deltutto divelta. Ma martedì mattina no, i malviventi sono tornati con una fune ben più resistente, probabilmente rubata in un cantiere vicino, e hanno portato a termine il lavoro, lasciando poi tutto lì. Tre o quattro, probabilmente, le persone coinvolte, fra le quali sembra vi fosse anche una donna. Qualcuno di loro, inoltre, pare che parlasse in un italiano stentato. Indagini in corso.

 

Nilo Di Modica

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