Alla fine il presepe di Mario Rossi si farà. Non più all’interno del seminario – dopo la decisione della curia di rientrare in possesso dei locali – bensì nel caratteristico vicolo di Faognana, lo stretto passaggio che unisce piazza del Popolo con via Guicciardini.

Uno spazio inedito, messo a disposizione dall’amministrazione comunale pochi giorni fa, quando lo storico presepista sanminiatese sembrava ormai sul punto di dire basta, almeno per quest’anno, rinunciando alla realizzazione dell’ormai caratteristico presepe a grandezza naturale. “L’obiettivo è anche quello di valorizzare il vicolo – dice Rossi – poco conosciuto e spesso un po’ trascurato. Per il futuro, infatti, grazie anche al gruppo di persone che in questi giorni mi stanno aiutando nell’allestimento, vorremmo farci carico della gestione di questo spazio anche per ospitare al suo interno mostre e iniziative”.
Una corsa contro il tempo quella di Rossi (conosciuto a San Miniato soprattutto con il soprannome di “Maglietta”). L’idea è quella di riuscire a inaugurare la natività per il 19 dicembre, alla vigilia dell’arrivo del nuovo vescovo Andrea Migliavacca previsto per domenica 20 dicembre. Nonostante il poco tempo a disposizione, però, Rossi conferma l’intenzione di allestire una natività calata ancora una volta nei problemi dell’oggi, attraverso un percorso simbolico che accompagnerà i visitatori nei mali della nostra epoca. “E’ per questo – aggiunge Rossi – che ho deciso di dedicare il presepe di quest’anno a Valeria Solesin, la ragazza veneziana rimasta uccisa negli attentati di Parigi. Sto cercando di prendere contatti con i genitori: se ci riesco, vorrei poterli invitare a San Miniato durante le festività natalizie”. (g.p.)