Troppi furti, imprenditori conciari montano 6 telecamere
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Mentre il comune di San Miniato trova il 90mila euro grazie alla fondazione Carismi, per piazzare 11 telecamere forse entro l’estate, sottoscrivendo un protocollo con la prefettura, i conciatori sono costretti a organizzarsi con i fondi europei per contrastare i furti in conceria che continuano ad aumentare.
Nella zona di Romaiano uno, Romaiano due e Pruneta, in questi giorni è in corso l’istallazione di una serie di telecamere finanziate con il progetto Apea, ovvero il progetto di riqualificazione della aree produttive ecologicamente attrezzate, attraverso fondi europei. Si tratte di 5 o 6 occhi elettronici che sono stati istallati grazie al lavoro del Consorzio conciatori di Ponte Egola e che a breve entreranno in funzione e verranno gestite da un soggetto terzo in grado di garantire il corretto utilizzo della telecamere dal punto di vista del diritto e della tutla dei dati sensibili.
“Si spera – spiega il presidente dei conciatori di Ponte a Egola, Michele Matteoli – che queste telecamere, che poi vorremmo gestire in proprio attraverso un protocollo e magari in futuro collegare alla centrale operativa del Comune quando sarà pronta, possa in primo luogo essere un deterrente contro i furti in conceria, che lo scorso anno ma anche quest’anno sono stati molti e gravosi per le aziende delle zone produttive di Ponte a Egola. In questi giorni i tecnici stanno montando le telecamere che si spera di poter accendere quanto prima anche se non potremo gestirle direttamente fino a quando non faremo un protocollo d’intesa con gli enti competenti, intanto però è già una cosa positiva che via sia un deterrente contro chi mette a segno colpi nella concerie o comunque commette reati” un situazione quella dei furti in conceria diventata di difficile gestione che rappresenta un continua danno per l’indotto. (gab.mor.)
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