Una città da 100mila abitanti: i sei comuni per il PIU

Una città “policentrica” da 100mila abitanti, che si estende dalle Cerbaie al primo lembo di terra a sud dell’Arno, da Orentano di Castelfranco a Corazzano di San Miniato, da Massarella di Fucecchio a Cinque Case di Santa Maria a Monte. Questa è la realtà che viene in qualche modo evocata dal PIU, Progetto di Innovazione Urbana, il bando di finanziamenti regionale per la costruzione di servizi integrati di area. E l’area in questione, per la precisione l’Area Funzionale Urbana, è appunto quella che giuridicamente venne identificata già nel 1991 come distretto industriale di Santa Croce Sull’Arno, che aveva nel cuoio la sua produzione precipua e la sua identità. Realtà lungi ancora da diventare qualcosa di amministrativamente realistico, ma che in vista del bando e dei finanziamenti regionali dovrà in qualche modo realizzarsi almeno come unità d’intenti. I soldi della regione, infatti, saranno assegnati solo a progetti fatti come area, e saranno elargiti solo ad otto aree vincitrici del bando. Intanto il progetto che i 6 comuni del comprensorio del Cuoio vogliono usare per partecipare, e che in provincia li vede competitori con Valdera ed area pisana, è a buon punto. A dimostrarlo la presentazione che ieri sera è stata fatta nella sala del consiglio comunale di Santa Croce alla presenza dei sindaci (tranne Gabbanini, rappresentanto in quella sede dall’assessore Manola Guazzini). Motivo dell’incontro la presentazione del progetto al mondo associativo, dei sindacati, delle organizzazioni di categoria e di aziende strategiche (Ferrovie dello Stato, Poste Italiane ecc…). 
 
Il progetto
 
Sebbene ancora non presentato in tutti i suoi dettagli, il piano prevede oltre 20milioni di investimenti ripartiti in vari progetti di riqualificazione urbana e ristrutturazione dei servizi in ambito sociale, a partire da quelli che la regione Toscana ha identificato come “punti deboli”  dell’area seguendo alcuni indicatori come l’immigrazione, la situazione abitativa, la disoccupazione, la popolazione infantile (0-3 anni), l’indice di vecchiaia, l’abbandono scolastico e la condizione ambientale. Ne emerge una situazione che ha visto i 6 comuni impegnarsi nella costruzione di un progetto di servizi integrati che segua direttrici principali come la mobilità sostenibile, l’eco-efficienza edilizia ed ambientale, il sostegno al disagio sociale. Il risultato è un quadro nel quale sono previsti, ad esempio, alcuni progetti di ampliamento dei posti all’asilo nido (specie su San Miniato e Santa Croce), sportelli sociosanitari potenziati in tutti i comuni del distretto, progetti di recupero di immobili a fini abitativi in cohousing, costruzione di incubatori per start-up ed aziende di nuova generazione, impianti sportivi, contenitori culturali del settore giovanile, spazi polivalenti, opere di riqualificazione dei 6 centri storici, anche attraverso progetti ospitalità diffusa a fini turistico-ricettivi, conversione dell’illuminazione pubblica a LED e molto altro. Si interverrebbe, inoltre, su progetti già lanciati: ne è un esempio la rete ciclopedonale del comprensorio, che dall’originaria direttrice dell’Arno viene ampliata per collegare tutte le “piazze” del Cuoio ed i suoi centri storici.
 
Il termine ultimo per la presentazione del progetto è il 30 dicembre. Nel frattempo, promettono i sindaci, si terranno assemblee in tutti i comuni dove saranno spiegati in dettaglio i progetti riguardanti i centri storici e le singole realtà. 
 
Nilo Di Modica

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Cuoio in diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.