Inaugurata a Fucecchio la via dedicata ai deportati Nencioni

“Le sofferenze che abbiamo patito non erano solo causate dal nemico, ma anche dall’indifferenza. Ricordate: il contrario dell’amore non è l’odio ma l’indifferenza, il contrario della vita non è la morte ma l’indifferenza”. Ha scelto le parole dello scrittore Eli Wiesel il sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli, commentando la commemorazione, avvenuta questa mattina, della memoria di Giuseppe e Nedo Nencioni. In occasione della Giornata della Memoria, oggi 27 gennaio, ai due deportati è stata nominata una strada nel comune. “Abbiamo appena inaugurato la strada che porta i nomi di due persone, padre e figlio, che hanno vissuto sulla propria pelle gli orrori della deportazione” ha dichiarato il Spinelli. “Arrestati dopo lo sciopero dell’otto marzo, furono caricati sui treni in partenza da Firenze, destinazione Mauthausen. Le condizioni disumane del campo di Ebensee uccisero il padre Giuseppe, Nedo riuscì invece a fare ritorno a casa, spendendo il resto della sua vita tra i ragazzi delle scuole per raccontare gli orrori dei campi di concentramento, dando così ai ragazzi gli strumenti per capire l’atrocità e l’abominio di quel periodo storico. Nel gennaio 2010 Nencioni era stato insignito della medaglia d’onore concessa dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, adesso la nostra Città rende ad entrambi il giusto omaggio”.

 

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