Staffoli, il vento soffia via la copertura dell’ex pallaio foto

 Continua la conta dei danni del forte vento di questa notte che ancora soffia sul Comprensorio del Cuoio. E proprio il comune di Santa Croce sembra essere uno dei comuni più colpiti dal maltempo. Insieme ai danni segnalati questa mattina al tetto del teatro Verdi (leggi anche: Vento, danni al tetto teatro Verdi) anche Staffoli è rientrata nel bollettino dei danneggiamenti.

A fare le spese del maltempo è stato anche l’ex bocciodromo della frazione, adesso adibita a palestra e uffici della Giovanile Staffoli. La copertura in lamiera del casottino, piazzata dalla società sportiva che gestisce l’impianto di proprietà comunale per evitare infiltrazioni d’acqua, poi risistemata appena l’anno scorso dopo un’altra giornata di raffiche di vento, è stata completamente divelta ed è sparsa da questa mattina, 10 febbraio, un po’ lungo tutto il campo sportivo. “Abbiamo già chiamato il comune che dovrà venire a fare una stima, anche in vista di un’eventuale richiesta di risarcimento” spiega il vicepresidente del Gs Staffoli Enrico Lazzeroni, società che si è accollata la gestione degli impianti ormai tre anni fa. “Speriamo di poter ristabilire tutto al più presto, anche perchè la notte di forte vento ha fatto danno su danno: anche il campo, invaso dalle lamiere che in molti punti hanno danneggiato il terreno o strappato la rete, non è in sicurezza per giocare. Stiamo già cercando un luogo più idoneo per far giovare la squadra di amatori sabato prossimo. Un vero peccato, ci avevamo rimesso le mani appena un anno fa, come parte dei lavori che abbiamo approntato a tutti gli impianti sportivi da quando li abbiamo in gestione”. Ancora da fare una stima precisa dei danni dal punto di vista economico. “Siamo già al corrente della situazione e se ne sta occupando l’ufficio competente” assicura la vicesindaca e assessora ai lavori pubblici Elisa Bertelli. “Da quello che ci risulta la cosa più urgente è la messa in sicurezza del campo e su quello ci concentreremo da subito per trovare soluzioni”.
Nilo Di Modica

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