S.Croce, ‘Ricostruiamo’ boccia la nuova viabilità

Il giudizio complessivo è quello di un progetto troppo costoso, che non risolverà i problemi del centro storico ma che, al contrario, finirà per aggravare la viabilità urbana di Santa Croce in alcuni punti critici. A dirlo sono i consiglieri di Ricostruiamo Santa Croce e Staffoli, sollevando più di un dubbio, nel merito e nel metodo, sulla revisione della viabilità e sulla riqualificazione di piazza Matteotti (leggi qui Viabilità, piazza e mercato: come cambia Santa Croce).

Il punto più critico in assoluto, secondo il capogruppo Flavio Baldi, sarà l’incrocio alla chiesetta di San Rocco, dove in futuro, oltre al traffico da piazza del Popolo e da via Mainardi, si concentrerà anche il transito proveniente da via del Bosco, che diventerà percorribile a senso unico in direzione di piazza Matteotti. “Una strettoia, un vero e proprio imbuto, in un punto con pochissima visibilità che creerà una situazione di caos”, afferma Baldi. “Onestamente non vediamo tutto questo miglioramento per chi viaggia in direzione del centro storico – riprende il capogruppo -. Gli unici ad essere agevolati saranno i veicoli provenienti da San Donato e dalla Fi-Pi-Li, mentre quelli che arrivano da Castelfranco faranno un giro più lungo. Per questo chiediamo di mantenere il doppio senso almeno nel tratto finale di via Roma, davanti alla biblioteca, in modo che i veicoli provenienti da Castelfranco possano entrare in piazza Matteotti senza dover fare tutto il giro da piazza del Popolo”.
“In questo modo – sostiene Fulvia Quirici – si otterrà il risultato opposto: le persone si abitueranno a passare alla larga dal centro storico preferendo utilizzare viale Di Vittorio. Questo sistema, inoltre, non risolve il problema del traffico pesante che nelle ore di punta attraversa il centro urbano. L’unico modo per alleggerire Santa Croce nelle ore di punta sarebbe quello di dirottare il traffico della zona artigianale sulla Bretella del Cuoio, ma per farlo occorrerebbe realizzare il collegamento tra via del Bosco e la rotatoria del braccetto della Bretella su via Sant’Andrea. Progetto previsto da anni ma mai realizzato”.
L’accusa, insomma, è quella di un’opera che non centrerà nessuno dei suoi obiettivi: né la viabilità né tanto meno il rilancio del centro storico. “Prima di spendere 800mila euro per questo progetto – sostiene Antonella Meropini – si poteva provare a sistemare il centro. Il progetto della piazza, inoltre, non ha previsto parcheggi per moto e scooter, e non è stato verificato con le aziende di trasporto pubblico”.
A far discutere, però, è anche il nodo dei costi, cresciuti del 60% tra 2015 e 2016. “Durante il percorso partecipativo di un anno fa con i cittadini – ricorda Marco Rusconi – tutti avevano convenuto sulla necessità di un progetto sobrio, evitando spese eccessive. In un anno, invece, il progetto è lievitato da 500mila a 800mila euro, guarda caso in concomitanza con la presentazione dei progetti Piu. Questo aumento del 60% non può certo dipendere dalle due nuove rotatorie che saranno costruite, come dichiarato dal sindaco Deidda, perché le rotatorie rappresentavano un punto fermo già un anno fa. Alla fine, se non vinceremo il bando per i progetti Piu, l’opera finirà per gravare interamente sui conti dell’ente e quindi sulle spalle dei cittadini”. “Noi ne facciamo una questione di priorità – conclude Quirici -: a tutti piace l’idea della piazza nuova o del parco acquatico, ma con le stesse risorse avremmo potuto sistemare qualche strada”. (g.p.)

 

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