


Inizia domani 2 marzo una nuova fase di messa in sicurezza dell’area che si trova all’interno del cantiere mai terminato del grande complesso edilizio tra via Caponi e via Gobetti, nella frazione di Ponte a Elsa nel comune di Empoli.
Il Comune di Empoli ha chiesto alla curatela fallimentare, che si occupa della struttura e che ha sede nella sezione civile del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, di provvedere alla verifica statica delle porzioni di ponteggio ancora montate accanto all’edificio. L’impalcatura, come anche segnalato da alcuni residenti della zona, presenta degli evidenti cedimenti. Il consulente tecnico è stato subito attivato dall’amministrazione comunale per valutare la pericolosità della struttura dando un parere positivo sulla necessità di rimuovere parte dei ‘tubi innocenti’ installati ormai da oltre dieci anni fa e oggi la curatela ha confermato l’autorizzazione dei lavori all’interno dell’area chiedendo al comune di dare avvio alla messa in sicurezza del cantiere con lo smontaggio del ponteggio. I lavori saranno effettuati da una ditta precedentemente individuata dureranno pochi giorni. Nello scorso dicembre era già stata portata a termine un’importante operazione di sfalcio ed eliminazione della vegetazione infestante. Anche quell’intervento era stato frutto del costante interesse e dei continui contatti che l’amministrazione comunale di Empoli, nella figura del vicesindaco Franco Mori, ha avuto con la curatela fallimentare del complesso con l’obiettivo di dare una soluzione all’annosa vicenda. L’area dunque era stata bonificata mediante il taglio della folta vegetazione.
“Fin dall’inizio del mandato amministrativo – spiega il sindaco Brenda Barnini – ci siamo impegnati al massimo affinché il curatore fallimentare si facesse carico dei disagi che da anni sono costretti a vivere i cittadini che abitano vicino al cantiere chiuso. Finalmente si cominciano a vedere i primi frutti di questa azione per fronteggiare i possibili pericoli derivanti dall’ecomostro. Ora attendiamo la nuova asta per capire se ci sono soggetti privati interessati a rilevare l’immobile e dare risposta definitiva al problema”.
“Il Comune – aggiunge il vicesindaco Franco Mori – segue da vicino l’evolversi della situazione e l’augurio è che, dopo aver messo in condizioni accettabili il cantiere, tutelando l’incolumità della cittadinanza residente, l’intero stabile possa trovare una destinazione che riqualifichi l’area”. Il cantiere edile di via Gobetti è abbandonato ormai dagli inizi degli anni 2000, dopo il fallimento della ditta che vi effettuava i lavori. Da allora l’immobile ha iniziato a vivere in uno stato di abbandono e quindi di degrado ambientale. Più volte in questi anni l’area, di 3.800 metri quadrati e il sovrastante immobile di 5mila metri cubi interrati e 15.300 fuori terra (destinati a garage, fondi commerciali al piano terra, uffici e appartamenti ai piani superiori) è andata all’asta, ma senza nessuna soluzione, l’ultima risale a inizio 2014. Prossimamente dovrebbe essere indetta la nuova asta per l’intero immobile di Ponte a Elsa.