Servizio Civile, S.Maria a Monte ricorrerà al Tar

Non si darà per vinta la sindaca Ilaria Parrella sulla soppressione dei progetti del Servizio Civile (leggi anche: Servizio civile, rimossi i ragazzi e multato il Comune). Proprio in questi giorni, infatti, l’amministrazione comunale ha dato mandato ad un avvocato per ricorrere al Tar contro la decisione del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile, settore del Ministero dell’Interno, che con i suoi ispettori aveva fatto visita presso i locali adibiti allo svolgimento dei vari progetti, coordinati da Arci Valdera, giungendo alla decisione di sollevare i volontari dai loro ruoli in quanto utilizzati in modo non idoneo. 

“Scendiamo in campo accanto ai giovani e non contro di loro, presentando ricorso al Tar Toscana per l’annullamento del decreto di revoca del progetto emesso dal Dipartimento, ritenendolo contraddittorio e connotato da profili di illegittimità” scrive oggi Parrella, che nel dare comunicazione ufficiale del ricorso non si risparmia polemiche. E in questo frangente la prima cittadina ne ha per tutti: dal Partito Democratico che di tutta la vicenda ha fatto motivo di attacco alla maggioranza, all’Arci Valdera, accusata di non aver difeso i ragazzi. 

“Alla rapidità e solerzia con cui al Partito Democratico piace catturare l’attenzione mediatica non segue il benchè minimo accenno sul lavoro che con tanta dedizione i ragazzi hanno compiuto fino ad oggi – scrive la sindaca – e nonostante la riservatezza sia doverosa verso chi non ricopre cariche pubbliche, il Pd non si risparmia neppure nello sbattere i ragazzi sulla stampa, al solo fine di gettare discredito su un’amministrazione da sempre impegnata sul coinvolgimento costante dei giovani del territorio. Difficile da comprendere anche il comportamento dell’ASC servizio civile di Pontedera (sezione servizio civile presso l’Arci di Pontedera), ente che ha costruito il progetto per conto del nostro comune e deputato alla sua realizzazione; non difende i ragazzi né il progetto stesso e di fatto li abbandona. Vorrei ricordare al Pd che i ragazzi non si tutelano con le denunce e neppure “con le giornalate” , men che meno strumentalizzandoli per finalità partitiche; occorre semmai salvaguardare sempre e comunque il loro operato soprattutto se , come nel caso del nostro Comune, il lavoro da loro svolto rientra nelle finalità perseguite dai progetti, valorizza le peculiarità storiche, culturali, turistiche del nostro territorio ed al contempo coglie i bisogni degli utenti”.

Una decisione maturata già da tempo, considerando che il ricorso verte sul primo progetto passato al vaglio dagli ispettori e oggetto per primo dell’intervento sanzionatorio. In quell’occasione i ragazzi a rimetterci il posto furono 4. Proprio il verbale con le motivazioni emesso dal Dipartimento sarà al centro del dibattere degli avvocati.


Nilo Di Modica

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