San Miniato ha premiato le sue donne

Gina Vedovi, Giovanna Benvenuti, Lucia Lombardi, Mara Mari e Giuliana Bulleri. Per loro l’8 marzo è il giorno in cui San Miniato le ha premiate, perché hanno saputo lasciare il segno nella comunità locale e per essersi contraddistinte nel mondo del lavoro, con un ammirevole attivismo nel sociale, nella politica e nel volontariato.

Cinque donne il cui impegno è stato valorizzato oggi pomeriggio con il conferimento del premio ‘Donne sanminiatesi 2016’, in una sala del consiglio in palazzo comunale gremita di persone. Il riconoscimento è stato donato alla presenza del sindaco Vittorio Gabbanini e dell’assessore alle pari opportunità Manola Guazzini, che hanno sottolineato come le premiate fossero “tutte donne straordinarie pur nella loro ordinarietà”. Commosse e felici, le cinque signore hanno lasciato un pensiero ai presenti in merito alla loro esperienza di vita, raccolta anche in un video prodotto da Andrea Mancini. “Ho fatto l’insegnante elementare a Ponte a Egola per più di 15 anni – afferma Mara Mari, classe 1934 -. La scuola è cambiata molto da quando sono andata in pensione, come pure gli alunni e i rapporti con le famiglie. Ai giovani che vogliono intraprendere questa carriera posso solo consigliare di farlo con amore, passione e preparazione”. Mara Mari è stata anche alunna e al fianco di Marinella Marianelli nell’università del tempo libero di San Miniato e nel centro studi Tardo Medioevo. Giovanna Benvenuti, invece, è nata nel 1939 e ha lavorato per 37 anni come operaia alla Vires, dedicandosi negli ultimi anni al volontariato a fianco anche del Movimento Shalom. “Dobbiamo sempre essere grati per quello che abbiamo – afferma Benvenuti – poichè ci sono tante altre persone che stanno peggio di noi. E se queste ci chiedono aiuto, è nostro dovere darglielo”. Poi Giuliana Bulleri, nata a San Miniato Basso nel 1931, che ha fatto la cosiddetta ‘fiascaia’, ovvero impagliava i vetri del marito soffiatore e lavorava nella cantina di casa sua. Nel tempo libero, inoltre, si diletta a scrivere poesie e raccontare storielle; oggi, ad esempio, ha letto in comune un suo pensiero rivolto alle donne. Infine Gina Vedovi, nata nel 1942 e impegnata tra un alimentari e un ristorante con il marito, e Lucia Lombardi, classe 1934, che ha raccontato difficoltà e pregiudizi affrontati nel corso della sua carriera da laureata in biologia e politica, tra il ’64 e il ’70, come consigliere comunale e poi assessore alla pubblica istruzione nel comune di Pontedera. Tutte donne, insomma, che hanno avuto una vita sicuramente non semplice, ma comunque ricca di valori, esperienze ed elementi positivi a cui ispirarsi.

Serena Di Paola

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