Chalet, bando per l’affidamento: 5 anni raddoppiabili

Un affidamento con canone minimo di 6mila euro l’anno per 5 anni, prorogabili fino al doppio, a seconda dell’investimento. Sono alcune delle indicazioni che compariranno nell’avviso pubblico per lo chalet dei giardini Bucalossi, che l’amministrazione comunale di San Miniato ha avuto mandato di predisporre dal consiglio comunale.

 

Dopo un primo rinvio (leggi qui Chalet, tutto rinviato. Si pensa a concessione da 4 a 6 anni ), infatti, derivato dalla richiesta delle opposizioni di mantenere la struttura tra i beni indisponibili, tra quelli, cioè, che l’amministrazione comunale non può vendere, gli indirizzi di merito sono tornati in consiglio per essere votati e magari riuscire a far aprire il locale entro l’estate. Una gestione non basata sulla redditività ma sulla qualità, quella illustrata dall’assessore Giacomo Gozzini, che ha spiegato come la riqualificazione sia l’obiettivo finale (leggi qui Per lo Chalet, affidamento in cambio di investimenti). Sono ammessi a partecipare alla selezione associazioni, società, cooperative, imprese individuali e associate, enti, consorzi e raggruppamenti d’impresa che presenteranno uno specifico progetto selezionato sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Tra gli obiettivi individuati nel bando per l’affidamento in concessione c’è quello di dare vita ad uno spazio polifunzionale dove, oltre alla somministrazione di cibi e bevande, sia garantita anche un’attività di animazione per l’infanzia, eventi culturali e di intrattenimento perché diventi un punto di aggregazione.
Tra i doveri previsti da bando c’è anche quello di raccogliere entro le ore 8 i rifiuti prodotti dagli utenti dello Chalet e di garantire all’amministrazione comunale gli spazi necessari allo sviluppo di dibattiti, manifestazioni culturali e di promozione sociale. Viene esplicitato anche il corretto svolgimento delle iniziative musicali: nei mesi tra giugno e settembre non devono essere più di due a settimana e devono rispettare i valori massimi del Piano comunale di classificazione acustica, deve essere rispettato l’orario di cessazione delle attività (ore 24 per la musica e 1 per la fruizione del locale), mentre resta il divieto di organizzare manifestazioni musicali durante gli eventi organizzati in piazza del Duomo dalla Fondazione Istituto Dramma Popolare e di altri eventi preventivamente segnalati.
“Con la volontà – ha detto Gozzini – di superare l’affidamento stagionale sulla base del massimo ricavo economico e nella logica della differenziazione dell’utenza”. Tra aprire un concorso di idee e presentare un progetto pronto, ha spiegato l’assessore, “abbiamo scelto una via di mezzo, prevedendo una serie di prescrizioni minime”. Come la realizzazione di bagni dedicati all’utenza, una micro isola ecologica, la sostituzione dei corpi illuminanti non conformi, il rifacimento dell’impiantistica. “Ci siamo consigliati anche con i funzionari della sovrintendenza – ha aggiunto Gozzini – e abbiamo convenuto di mantenere l’involucro esterno e valutato come possibile, ma non necessario, il completo rifacimento della struttura”. Il punto 10, bocciati gli emendamenti, è stato approvato con immediata eseguibilità con 11 voti favorevoli, compreso Niccoli del gruppo misto, 3 contrari e nessun astenuto.

 

Le opposizioni

“Cerchiamo di prendere di più, di volare più alto”. Questo, in estrema sintesi, l’intervento delle consigliere Benvenuti e Cavallini. Alle quali si unisce Corsi che ribadisce: “Non posso votare questa cosa perché si parla di chalet senza parlare di giardini. Secondo me è assurdo”. Benvenuti ha presentato due emendamenti: uno per aggiungere la rendicontazione annuale (favorevoli 1, contrari 10, astenuti 3) e uno per togliere eventuali allungamenti (favorevoli 1, contrari 10, astenuti 3). Entrambi bocciati.

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