Scritte contro Fini, “Pulizia spetta ai privati”

“Se è competenza dei privati intervenire, sta al loro buon senso togliere le scritte”. Questo quanto affermato dal sindaco Vittorio Gabbanini in risposta all’interrogazione presentata a fine gennaio dal gruppo consiliare di Forza Italia, in merito alla cancellazione delle scritte che da quasi un anno, dopo la visita a San Miniato dell’onorevole Gianfranco Fini, imbrattano i muri del centro storico.

Successe nel maggio del 2015, quando un giorno il centro si svegliò tappezzato di scritte realizzate con le bombolette spray, da via Conti fino a via Ser Ridolfo, con parole contro Fini, contro il fascismo e riferite alle controverse vicende del G8 a Genova.
La questione è stata affrontata durante il consiglio comunale di giovedì 10 marzo, nei toni accesi del consigliere di centrodestra Carlo Corsi, che non ha condiviso le motivazioni date dal primo cittadino. Dalla spiegazione infatti è emerso che, in seguito al rilevamento delle scritte vandaliche ai danni di muri e altre superfici pubbliche e private, il comune si sia attivato per la loro eliminazione soltanto negli spazi e negli edifici di proprietà pubblica.
“Un intervento – ha spiegato il sindaco Gabbanini – che non è invece stato possibile, e non lo è tuttora, su porzioni di edifici privati o su segnaletica verticale dedicata a specifici esercizi, proprio per la non competenza del comune a operare su facciate o strutture private”.
Un punto sul quale Corsi ha chiesto maggiore chiarezza, domandando se i cittadini fossero stati invitati a ripulire le scritte al tempo in cui si sono svolti i fatti, o se ciò è stato fatto solo dopo la recente interrogazione. “Perché se fosse stato chiesto subito -prosegue Corsi – non capisco come a distanza di un anno le scritte siano sempre li, probabilmente senza che sia stato fatto un ulteriore sollecito”. Quello che si apprende dalle motivazioni del sindaco è che “furono date indicazioni tempestive al comando di polizia municipale di provvedere a contattare i privati e gli esercenti proprietari di immobili e segnaletiche imbrattate, affinché provvedessero all’eliminazione di tali scritte”. Si spiega poi che il comando di polizia ha effettuato i sopralluoghi nel centro intimando i cittadini a provvedere a togliere ciò che era sulle loro proprietà, dato che appunto non sarebbe competenza del comune. “Fintanto che ciò non avviene – prosegue Corsi – il centro storico rimarrà dunque indecoroso? Mi sembra assurdo che questa situazione sia perdurata così tanto, col rischio che possa proseguire. Magari dovrebbe esserci piu comunicazione con la cittadinanza “. 

Serena Di Paola

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