Arci:”Piscina di Uisp gestita da fuori territorio”

Intitolare la piscina a Angiolo Panicacci, vecchio presidente di Uisp Zona Cuoio, che tanto si spese per quella struttura oggi al centro di alcune polemiche in merito all’assegnazione (leggi anche: Castelfranco, nuova gestione per la piscina). Questa la proposta che Sergio Coppola, presidente dell’Arci Valdarno Inferiore, fa a margine di una lunga lettera indirizzata all’assessore allo sport Antonio Bertoncini nella quale entra polemicamente nel merito della questione-piscina dopo che la vecchia gestione delle strutture, che faceva capo proprio alla Uisp, è passata ad un’unione temporanea di aziende.

“Pensando a tutta la vicenda che si è venuta a creare sulla piscina di Castelfranco, sono sicuro che Angiolo Panicacci, indimenticabile presidente dell’Uisp Zona Cuoio, in questo momento si stia rivoltando nella tomba guardando la fine che ha fatto la sua piscina.– colpisce duro il presidente dell’Arci – Si. Perché la piscina di Castelfranco Di Sotto esiste grazie all’Uisp della Zona del Cuoio e del suo presidente Angiolo Panicacci. E’ da quel tempo, infatti, che l’Uisp e Angiolo in prima persona si sono lanciate nell’impresa di dare questo importante e utile impianto sportivo a tutto il comprensorio. Posso affermarlo per aver collaborato con lui proprio in quel periodo. Ho visto il tempo, le risorse economiche e umane che l’Uisp ha speso su questo impianto. Le giornate che Angiolo ha passato a seguire e controllare i lavori e la gioia quando è stato inaugurato. Impianto che è sempre stato seguito nelle sue attività prima da lui e poi da Alessandro Bessi – attuale presidente Uisp – da quando Angiolo ci ha lasciati. E attività, si badi bene, che ha dato la possibilità a migliaia di persone della nostra zona di praticare una disciplina sportiva come il nuoto o più semplicemente di passare alcune ore al sole durante l’ estate, avendo sempre un occhio di riguardo per quelle fasce più deboli della nostra popolazione promuovendo o aiutando iniziative rivolte a queste persone”.

Fra le accuse del presidente dell’Arci Zona Cuoio, anche il modo in cui è stato costruito il bando, in rispetto di normative europee additate di non prendere in considerazione la territorialità degli eventuali gestori. “Un impianto che oggi, per rispettare una legge frutto dell’antipolitica, sarà gestito da un Ati di aziende e persone che nulla hanno a che fare con il nostro territorio. Lo so caro assessore Bertoncini, che il comune doveva fare un bando per rispettare questa legge che dovrebbe tutelare gli interessi dei cittadini. Allora le gare si aprono a tutto il mondo e si prende quello che arriva” scrive Coppola. “Perché spesso nel bando quello che conta non è il valore aggiunto che un soggetto del territorio porta al servizio, un soggetto vero che esiste con cui ti puoi confrontare, che conosce esigenze e criticità della zona in cui opera, che sicuramente crea ricchezza sociale ed economica. No! Nei bandi quello che conta è il ribasso del costo del servizio. Se poi il servizio è scadente si vedrà in futuro. Caro assessore Bertoncini mi rivolgo a Lei, ma non solo, anche a tutti i suoi colleghi. Non crede che servizi sensibili come questo, servizi rivolti alle persone, servizi che aiutano la coesione sociale di un territorio dovrebbero avere come attuatori chi opera e conosce il territorio? Se una legge è sbagliata dobbiamo avere il coraggio di dirlo e lavorare per modificarla. Un ultima richiesta caro Assessore Bertoncini, la piscina esiste grazie all’Uisp ed a Angiolo. Mi farebbe piacere se questo impianto fosse intitolato proprio a lui”.

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