Miravalle, il comune vuole almeno 60mila euro l’anno

Le lettere di invito sono arrivate pochi giorni fa alle quattro società che si erano dette interessate. Un invito a quantificare in cifre il proprio interesse, presentando un’offerta di almeno di 60mila euro l’anno in favore del comune. E’ questa la base d’asta per aggiudicarsi la gestione dell’hotel Miravalle di San Miniato, come previsto da una determina con la quale l’amministrazione ha fissato i criteri per l’assegnazione della struttura.

L’intento del comune, infatti, è quello di cercare un nuovo gestore disposto a subentrare nel vecchio contratto già in essere con il consorzio Miravalle, tenendo fermi i criteri già fissati per i precedenti gestori. Si tratterà quindi di un subentro a tutti gli effetti, mantenendo il canone di 60mila euro l’anno come base d’asta, nonché la scadenza prevista al 6 settembre 2018, al termine del contratto di 18 anni stipulato nel 2000 con il consorzio Miravalle. Chi volesse far ripartire l’attività dell’albergo e dell’annesso ristorante, quindi, avrà a disposizione solo due anni di tempo, senza alcuna indicazione, al momento, sulle intenzioni del comune per il periodo successivo.
L’invito, ad ogni modo, è rivolto in forma aperta alle quattro società che già lo scorso autunno avevano partecipato all’avviso pubblico del comune per la ricerca di manifestazioni d’interesse. Avviso lanciato lo scorso settembre nel pieno del braccio di ferro con i vecchi gestori per rientrare in possesso dell’immobile.
Le quattro società, tutte con esperienza nel settore ricettivo, di cui due con sede nel territorio di San Miniato, sono adesso invitate a presentare la propria offerta economica. Ai fini del punteggio, sarà determinante ogni ulteriore cifra migliorativa rispetto ai 60mila euro di partenza, ma in aggiunta il comune ha stabilito anche altri criteri premianti: il piano economico-finanziario a copertura di eventuali investimenti, il piano occupazionale relativo all’intero periodo, la descrizione dell’offerta ricettiva e turistica e le tariffe applicate, le azioni di marketing e di promozione turistica, gli interventi di valorizzazione della cucina attraverso l’uso di prodotti tipici locali e il piano di apertura della struttura ricettiva.
Ad ogni modo, la soluzione al futuro del Miravalle appare quanto mai delicata e complessa, soprattutto rispetto alla sostenibilità di un investimento di almeno 60mila euro annue che, nell’ipotesi di un affidamento abbastanza rapido, garantirebbe la gestione dell’albergo solo per un paio d’anni. Il tutto al netto dei probabili investimenti per l’acquisto di nuovi arredi ed eventuali messe a norma di locali e impianti.

Giacomo Pelfer

 

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