Francesca Bis, tratto centrale tutto da rifare foto

Il tratto centrale è completamente da rifare. Per intendersi quello compreso fra la rotatoria della Bretella e il semaforo di Aquarno, dove sarà necessario scavare e ricostruire il sottofondo stradale fino ad una profondità di 30 centimetri. Per i tratti più vicini al confine con Castelfranco e Fucecchio, invece, dovrebbe bastare una semplice asfaltatura. Sono queste le conclusioni dello studio condotto dall’ingegnere Alessandro Marradi sullo stato di salute della Francesca Bis. Conclusioni che adesso dovranno essere valutate sulla bilancia delle risorse: per fare tutto, infatti, servirebbero 800mila euro di investimento, mentre il comune ne ha stanziati per adesso 498mila. Sarà quindi necessario capire cosa sacrificare, almeno per adesso, in modo da risistemare a regola d’arte i punti più disastrati.

“Gli uffici sono al lavoro in questi giorni per calibrare l’intervento in base alle risorse disponibili – spiega il vicesindaco con delega ai lavori pubblici Elisa Bertelli -. Fin dall’inizio avevamo la consapevolezza che non saremmo riusciti a fare tutto in un’unica volta: le risorse disponibili, però, ci permettono di intervenire su buona parte della strada, dando priorità ai punti che ne hanno più bisogno. La scelta è quella di sacrificare un pezzo almeno per quest’anno, in modo da sistemare a regola d’arte la parte restante in modo che possa durare nel tempo”.

Come saranno fatti i lavori
Come prevedibile, infatti, lo studio commissionato per 10mila euro ad un tecnico specializzato, ha evidenziato come il sottofondo stradale di buona parte del tratto santacroce sia completamente da rifare anche nel sottofondo. “Nel tratto centrale – spiega Bertelli – il progetto prevede di scavare la strada ad una profondità compresa fra i 25 e i 30 centimetri, usando un apposito macchinario che impasta il vecchio asfalto con del cemento per poi ristenderlo, in modo da creare una base solida e compatta sopra alla quale stendere poi il nuovo asfalto. Alle estremità del nostro tratto, invece, quelle vicine ai confini di Castelfranco e Fucecchio, il sottofondo si presenta ancora in buone condizioni: in quel caso, quindi, il progetto prevede una normale riasfaltatura”.

I tempi dell’appalto
In attesa di capire cosa potrà essere fatto e cosa rinviare, in funzione delle risorse disponibili, il comune darà avvio alla procedura per l’affidamento dei lavori, il cui inizio è previsto nel corso dell’estate. Trattandosi di un intervento da quasi 500mila euro, l’affidamento dovrà avvenire per legge attraverso la cosiddetta “Centrale unica di committenza”, il cui ruolo è ricoperto nel Valdarno dal comune di San Miniato. “Comprendiamo bene l’urgenza dell’intervento – dice Bertelli – ma i tempi fissati dalla legge non ci consentono di andare più rapidamente di così. Ad ogni modo l’inizio dei lavori avverrà in estate”.

I limiti di velocità
Nell’attesa, l’amministrazione ha da poco istituito dei limiti di velocità di 30 e 40 chilometri orari nei punti più sconnessi. Limiti che hanno già fatto discutere, e che certo poco si addicono ad una strada pensata come tangenziale del comprensorio: l’obiettivo, ad ogni modo, è quello di limitare la velocità nei punti peggiori, in modo da ‘frenare’ almeno un po’ il continuo deterioramento della strada da qui all’estate.

Perché Santa Croce è l’unico comune a farsi carico della Bis
Per il comune di Santa Croce, comunque, la Bis rappresenta una questione delicata:
un peso di cui il comune avrebbe fatto volentieri a meno. Eppure, Santa Croce è anche l’unico dei quattro comuni attraversati dalla Bis ad essersi assunto la responsabilità della strada e quindi della sua manutenzione: nei tratti di Castelfranco e Santa Maria a Monte, infatti, la gestione compete ancora alla Provincia di Pisa (o a ciò che ne rimane) mentre per Fucecchio all’area metropolitana di Firenze. “Non è stata una nostra richiesta – precisa l’assessore Bertelli – ma un risultato che nasce da lontano e che dipende dello sviluppo urbanistico di Santa Croce rispetto agli altri comuni. Già nel 1992, infatti, per adeguarci al nuovo codice della strada, il nostro tratto della Bis fu considerato come strada ricadente nel centro urbano, come avvenuto per la Francesca Sud e Nord. Pochi anni fa, quando le province hanno dismesso per legge tutte le strade che ricadevano in centro abitato, anche la Bis è passata sotto la competenza del comune”.

La manifestazione ‘anti-buche’
In attesa dei lavori, a tenere alta l’attenzione sul ‘problema buche’ ci pensa l’ex vigile Enzo Oliveri, che per il prossimo sabato ha indetto una manifestazione “aperta a tutti: agli automobilisti, camionisti, motociclisti e ciclisti”, ha scritto Oliveri su Facebook. In generale, una manifestazione rivolta a chi non ne può più delle strade colabrodo di Santa Croce, pensando prima di tutto alla Francesca Bis ma non solo. La manifestazione si terrà sabato 9 aprile alle 10, all’incrocio tra la Bis e via del Trebbio Nord, “per chiedere la sistemazione e la sicurezza di tutte le strade”.

La replica del sindaco
Un’iniziativa, tuttavia, che il sindaco Giulia Deidda considera come “uno strumento per polemizzare”. “Perché proprio ora? – chiede il primo cittadino con un post sulla propria pagina Facebook – Forse perché qualcuno tenta di intestarsi un risultato che arriverà a breve?”. Il sindaco, quindi, ricorda che già dal 29 dicembre 2015, con un’apposita delibera, “sono state stanziate circa 458mila euro di asfalti da destinare in gran parte per l’intervento sulla Bis. È stato dato l’incarico i primi di marzo ad un professionista per un’analisi approfondita, perché riteniamo doveroso non fare un intervento approssimativo. In base ai risultati dello studio il costo complessivo dell’intervento si aggira intorno alle 800mila mila euro; stiamo quindi affinando il progetto esecutivo che si concluderà entro la prossima settimana. Alla luce di tutto questo, ci chiediamo cosa voglia dimostrare quella manifestazione ora, quando sono anni che quella strada è compressa e il percorso verso la risoluzione è negli atti pubblici di questa amministrazione”.

 

Giacomo Pelfer

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