Inaugurata questa mattina, 10 aprile, alla scuola dell’infanzia in piazza Salvo D’Aquisto a Capanne, la scultura dedicata al compianto parroco don Enzo Terreni, scomparso 10 anni fa.

Alla cerimonia, oltre ai molti fedeli della capannese parrocchia di San Giuseppe che hanno voluto rendere omaggio alla figura di don Terreni, per decenni punto di riferimento per la frazione, anche l’assessora alla cultura e alla scuola Cristina Scali, rappresentanze della Pubblica Assistenza, dell’Avis, dell’Associazione nazionale carabinieri e dell’Associazione culturale capannese, oltre alla dirigente scolastica Cristina Amato, all’attuale parroco don Fabrizio Orsini e all’artista montopolese che ha realizzato l’opera Antonio Bianco, a cui è spettato l’onere di scoprire il busto, collocato all’ingresso della scuola anche con il contributo della Conad. “Devi essere felice Antonio, mi diceva spesso don Enzo – lo ha ricordato l’artista in un aneddoto – perché neppure immagini quanto le tue opere abbiano il potere di scuotere e far provare emozioni a chi le vede. Anche per questo ho voluto ricordarlo”. Il ruolo importante del curato nella piccola comunità capannese è stato poi ricordato in tanti altri interventi. Terreni, in tanti anni, era stato protagonista di una delle stagioni più “prolifiche” della parrocchia. “Costruita per volere suo una delle prime scuole dell’infanzia qui nel comune – ha sottolineato l’assessore Scali – ed anche per questo abbiamo deciso di porre questo monumento qui, in questo edificio che già la scorsa amministrazione gli aveva nominato”. Il riferimento è a Villa Oasi, del ’59, prima di tante opere promosse dal parroco (leggi anche: Una scultura per don Enzo Terreni). “Un uomo e un prete, questo oggi ricordiamo – ha detto il parroco don Fabrizio Orsini – che ha avuto fino alla fine la capacità di incarnare quella figura di padre che per tutta la vita sempre siamo portati e ricercare, come colui che eduda il suo popolo prima nell’esempio della sua stessa vita”. (ndm)

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