Conad, replica di Capecchi: “Polemica strumentale”

“Una richiesta inopportuna”, in parte “strumentale”, che secondo il sindaco Capecchi dimostra una mancanza di fiducia nei propri confronti ma soprattutto nei confronti del dirigente dell’ufficio. Il primo cittadino definisce così il parere che il direttivo Pd di Montopoli ha voluto richiedere agli uffici della regione in merito al progetto di ampliamento del magazzino Conad (leggi qui Conad, progetto non convince Pd: chiesto parere in Regione). Al centro della questione, com’è noto, c’è la costruzione di un nuovo volume tecnico adiacente all’attuale struttura, sul quale si è innescato un lungo dibattito all’interno del partito.

Sotto accusa, la mancanza di indennizzi a favore della collettività rispetto ad un immobile che sarà alto 27 metri (di cui 24 fuori terra) ma che in quanto ‘volume tecnico’ sarà esente da oneri e da tassazione. Da qui la replica di Capecchi, anche in risposta all’ex sindaco Alessandra Vivaldi, che aveva difeso il proprio operato al momento della costruzione del magazzino, ricordando i benefici ottenuti all’epoca e contenstando al contrario invece il nuovo volume tecnico in costruzione (leggi qui Ampliamento Conad, l’ex sindaco bacchetta Capecchi).

Le parole alla Consulta
“Qualche giorno fa, in consulta a Capanne – ricorda il sindaco Capecchi – è stata presentata una proposta di massima di Conad per l’intervento di ampliamento e di sviluppo della loro attività nelle aree adiacenti all’attuale magazzino. In quell’occasione ed a seguito di interventi di cittadini presenti, che c’invitavano a non ripetere altri errori aggravando ulteriormente una situazione già critica di per se sotto vari aspetti, come regimazione idraulica, parcheggi, traffico, inquinamento acustico ed atmosferico, è stato risposto che a tutto ciò avremmo riservato la massima attenzione e se precedentemente ci fossero stati alcuni errori, poiché tutti si sbaglia, questa sarebbe stata l’occasione per porvi rimedio. Questa sarebbe la frase che ha suscitato una serie di esternazioni atte a dimostrare che l’attuale intervento proposto da Conad è inutile o addirittura dannoso”.
Secondo Capecchi, tuttavia, ci sarebbe stata fin da subito la volontà di sollevare una polemica strumentale, a prescindere da ciò che sarebbe uscito nella consulta: “Io credo che, quella sera, qualsiasi frase avessimo pronunciato – dice – sarebbe stata presa a pretesto per mettere in campo quello che è stato messo”.

Perché si tratta di un ‘volume tecnico’
Da qui la ricostruzione della vicenda: “Procediamo con ordine – spiega il sindaco -: il permesso a costruire del 29 dicembre 2015 è stato rilasciato innanzitutto per un manufatto e non per due, non per un magazzino od una torre ma bensì per un “impianto di smistamento automatizzato”, per l’automazione dei processi d’immagazzinamento, cioè per l’istallazione di un macchinario adiacente all’attuale magazzino, dell’altezza di 24 metri da terra , dove è vietata e non possibile la presenza di persone al proprio interno. Quindi è stato rilasciato il permesso a costruire per un volume tecnico, così valutato in relazione al quadro normativo nazionale e regionale esistente dai nostri uffici competenti, di cui io ho la massima stima sia per onestà che per professionalità”.

La “mancanza di fiducia”
Una valutazione, però, che ha innescato un lungo dibattito all’interno del Pd, “secondo me anche in modo strumentale – dice Capecchi – fino a quando in un direttivo del partito democratico mi è stato richiesto di inviare un quesito in regione sulla materia in questione. Ho accettato la richiesta facendo presente che si trattava di una vera e propria mancanza di fiducia nei miei confronti, ma soprattutto nei confronti del responsabile dell’ufficio che si era assunto personalmente tutte le responsabilità di questa decisione. Devo purtroppo precisare che, in questo frangente, è stato resa pubblica una discussione di una riunione del direttivo di un partito politico interna al partito stesso, secondo me atteggiamento non solo inopportuno ma molto grave”.

Cosa prevede il regolamento urbanistico
Il progetto, del resto, fa notare il primo cittadino, rientra perfettamente nei parametri stabiliti dal piano urbanistico approvato nel 2013. “Sia l’amministrazione che rappresento, sia gli uffici competenti in materia – spiega ancora il primo cittadino – gestiscono uno strumento urbanistico che è stato approvato il 15 febbraio 2013, e che è figlio della precedente amministrazione, la quale, nel caso specifico, prevede che non vi sia limitazione alcuna per la realizzazione di volumi tecnici nella nostra zona industriale, che il piano attuativo di Conad del 2004 sia sempre aperto e valido, che i terreni ad est ed ad ovest dell’attuale magazzino siano edificabili, che fra i terreni di fronte al magazzino Conad al di di la della strada provinciale Romanina l’unico edificabile sia quello di proprietà Conad. Se si voleva che Conad non si espandesse bastava strutturare in modo diverso il piano regolatore”. “Ma badate bene – precisa il sindaco – io sono d’accordo e condivido in pieno l’operato delle amministrazioni che mi hanno preceduto, per aver favorito l’insediamento di una azienda come Conad sul nostro territorio e per aver saputo gestire l’intera partita al meglio ottenendo indubbi vantaggi per i cittadini e per il comune stesso. Sono talmente d’ accordo che ritengo utile che Conad trovi, laddove attualmente è ubicata, il suo naturale sviluppo investendo sul nostro territorio circa 20 milioni di euro.

La partita inizia ora
“La partita inizia ora – conclude il primo cittadino – non so se saremo in grado di ottenere dalla negoziazione risultati simili al passato, ma in accordo con Conad faremo di tutto perché siano previsti in modo adeguato: parcheggi, strade, la regimazione delle acque meteoriche ed un’attenzione molto particolare all’inquinamento acustico ed atmosferico”.

 

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