





Decine e decine di striscioni per un unico messaggio. Rettangoli di stoffa che da ieri sera, 31 maggio, tappezzano tutto il quartiere intorno alle ex officine Gozzini di Santa Croce, appesi ai cancelli, ai terrazzi, alle inferriate arrugginite del vecchio stabilimento. “Liberateci dall’amianto” è il grido ricorrente degli striscioni, che resteranno appesi fino al 10 di giugno.
È questa la nuova forma di protesta decisa dal Comitato di cittadini che vivono intorno alla vecchia officina dismessa, per riaccendere con forza l’attenzione sulle migliaia di metri quadri di eternit che ancora rivestono le coperture del mega stabilimento. Una “protesta pacifica”, sottolinea il presidente del comitato Cesare Lami. “Una protesta che non deve essere lette in polemica contro l’operato dell’attuale amministrazione – precisa Lami – che a differenza delle precedenti sta cercando di fare qualcosa, bensì come un modo per spronare tutti gli organi competenti, visto che fino ad oggi non è stato rimosso un solo metro quadro di eternit”.
Alla fine del 2015, infatti, dopo lo studio condotto dalla ditta Ingenia, che aveva certificato il pessimo s tato di conservazione delle coperture in eternit, l’amministrazione di Santa Croce, in base alle prescrizioni della Asl, aveva già provveduto a rimuovere l’eternit frantumato al suolo, presentando poi un piano d’intervento per la rimozione delle coperture in tre fase distinte. Un piano, tuttavia, che non convince il comitato: se da un lato, infatti, l’amministrazione ha recentemente deliberato l’avvio della prima fase per rimuovere l’eternit più vicino alle abitazioni, dall’altro secondo il comitato il comune non ha fornito tempi certi sulle due successive fase, senza che l’Asl avesse niente da eccepire.
“Il comitato – spiega infatti il presidente Lami – pur apprendendo con favore la determina comunale 310, con la quale l’amministrazione sancirebbe l’inizio delle operazioni di bonifica delle coperture in cemento-amianto, sollecitate ed auspicate dal nostro comitato in tutte le sedi, non può esimersi tuttavia dal rilevare come il Comune, per il momento abbia, previsto soltanto l’attuazione della prima fase delle opere di bonifica: quella cioè che interessa le coperture in “eternit” poste a 5 metri dalle abitazioni, sulla base del cronoprogramma richiesto specificatamente dall’Asl 11. Secondo questo comitato, la nota del comune inviata in data 11 dicembre 2015 all’Asl 11, non avrebbe i completi requisiti per essere considerata un cronoprogramma esaustivo, in quanto non indica in alcun modo le date di esecuzione della seconda e terza fase necessarie alla completa eliminazione dell’amianto presente, e richieste dall’Asl”.
Per questo i cittadini annunciano di aver anche scritto anche una lettera agli organi superiori: “Una missiva – aggiunge Lami – che il comitato cittadino ha inviato nei giorni scorsi al Ministro dell’ambiente, al Ministro della sanità ed agli assessori regionali al diritto alla salute ed all’ambiente, al fine di avere un parere sulla idoneità di quanto disposto finora dall’amministrazione e dall’Asl. Nelle varie riunioni del Comitato che negli ultimi tempi si sono susseguite, è emersa ancora di più la preoccupazione e il disagio patito dai cittadini residenti nella zona ex Gozzini, considerati i seri rischi per la salute che corre la cittadinanza tutta e comprovati dall’intervento dei funzionari della locale Asl”.
Da qui la decisione di passare alla protesta, con decine di striscioni affissi dalla serata di ieri alle abitazioni, ai cancelli e alle finestre del vecchio stabilimento. “Sollecitati dai numerosi iscritti – aggiunge Lami – che negli anni hanno aderito al Comitato, constatato che ancora ad oggi dopo anni di proteste e denunce non è stato tolto un metro quadro di coperture, è stato deciso di attuare una “protesta pacifica” al fine di spronare tutti gli organi preposti alla tutela della salute dei cittadini ad iniziare quanto promesso e, soprattutto, a portare a compimento l’attività di tutela non procrastinabile, esponendo fuori dalle proprie case dal 1 al 10 giugno, degli striscioni di protesta. Questa azione meramente dimostrativa, non deve essere letta in chiave polemica contro l’operato dell’attuale Amministrazione Comunale, che anzi, in discontinuità con le precedenti, sta tentando di fare qualcosa. Lo scopo dell’iniziativa, per volontà dei cittadini aderenti, è quello di affermare con forza il diritto alla salute, supportare e spronare l’amministrazione santacrocese affinché la bonifica completa dalle coperture in eternit, nell’area delle Ex Gozzini, avvenga finalmente nel più breve tempo possibile”.
Giacomo Pelfer