Castelfranco, M5S dona defibrillatore. L’asilo lo rifiuta

Si dice che a caval donato non si guardi in bocca, ma niente può preparare al rifiuto di fronte ad una donazione spontanea. Se poi il “donatore” considera il gesto non un regalo ma una vera e propria “restituzione” i toni della vicenda possono farsi grotteschi. Dev’essere questo ciò che si pensa in queste ore in casa Cinque Stelle a Castelfranco, dopo il rifiuto da parte dell’asilo privato S. Anna di Orentano di un defibrillatore che i grillini volevano donare alla scuola nell’ambito di un progetto regionale del partito.

Le strumentazioni, di ultima generazione, sono infatti il frutto della campagna “100 defibrillatori ai toscani” nel contesto del Restitution Day, il giorno in cui attraverso un progetto specifico vengono “riconsegnati” ai cittadini sotto varie forme i soldi derivanti dall’autoriduzione degli stipendi dei propri eletti. “Per la Regione Toscana, il gruppo consiliare in 1 un anno di presenza ha restituito 120mila euro. A titolo del tutto personale e non istituzionale, il gruppo ha deciso di restituire le proprie eccedenze alla collettività regionale sotto forma di 100 defibrillatori, da distribuire per società e impianti sportivi, o scuole ed istituti, scelti in parti uguali nelle dieci province toscane – spiega il consigliere del Movimento Luca Trassinelli. – Grazie alla iniziativa di Restituzione,ci è stato chiesto di individuare le scuole del nostro comune ancora sprovviste”. Di qui l’idea di partecipare, anche a seguito della lunga querelle che per ben due volte aveva visto scontrarsi Movimento 5 Stelle maggioranza in consiglio comunale proprio intorno al tema dei defibrillatori negli istituti scolastici (leggi anche: Defibrillatori a Castelfranco, M5S ci riprova). “Abbiamo appreso dell’iniziativa dei nostri portavoce in regione, successivamente alla presentazione delle due mozioni consecutive presentate nel nostro consiglio comunale che chiedevano appunto l’installazione di tali apparati e abbiamo colto quindi la palla al balzo facendone domanda” continua il consigliere. “A differenza di quanto ci hanno risposto prima in consiglio poi a mezzo stampa di scuole nel territorio comunale sprovviste ne abbiamo individuate ben tre: la scuola secondaria di 1° grado ‘Leonardo da Vinci’ di piazza Mazzini, ma anche la scuola Materna Giovanni XXIII del capoluogo e la scuola e nido d’infanzia S. Anna”. E proprio da quest’ultima la sorpresa, peraltro malgestita sul fronte della ‘buona educazione’. “All’inizio avevamo fatto domanda per una scuola, poi abbiamo scoperto che in provincia di Pisa, alla quale toccavano 10 defibrillatori, vi erano due strumentazioni non assegnate ed eravamo contenti del fatto che Castelfranco potesse usufruire quindi di ben tre di questi apparecchi, molto costosi. Fino all’amara sorpresa – racconta Trassinelli. – è infatti accaduto che il responsabile della scuola di Orentano ha risposto alla nostra lettera di annuncio con un laconico “Non lo vogliamo”, rifiutando di fatto il defibrillatore in dono. Prendiamo atto del rifiuto e lo rimetteremo a disposizione di un altri soggetti disposti riceverlo della nostra provincia”.

E infatti il defibrillatore potrebbe aver già trovato una nuova collocazione nella scuola di Staffoli, scelta dopo un piccolo sondaggio fra i vari gruppi del movimento nel Comprensorio, e dal quale si attende ora una conferma. “Interpellato il parroco, ci sono state date delle argomentazioni pi dettagliate, di sicuro migliori della semplice mail di prima risposta” dicono i Cinque Stelle. Raggiunto al telefono, don Sergio Occhipinti ha voluto precisare che “non si tratta di una questione politica”. Una specificazione forse dovuta al gran dibattito che si è innescato on line in questi giorni, dove in molti criticano la decisione della scuola ma altri, invece, accusano i grillini di voler strumentalizzare i bambini a fini politici. Fatto sta che per la chiesa le questioni sono di ben altra natura, tutte organizzative ed economiche. “Abbiamo altri problemi da risolvere e al momento non possiamo occuparci di questa struttura, che è molto meno facile a gestire di come si può pensare” spiega don Occhipinti “il defibrillatore è un apparecchiatura da nominare ad un responsabile, che deve saperlo usare e fare un corso a pagamento e al momento non possiamo accollarci l’organizzazione di tutto questo”. “Peccato” è il commento del Movimento alla decisione del parroco e del responsabile della scuola, il diacono Roberto Agrumi “anche perché si tratta di un oggetto di ultima generazione, di quelli automatici che seguono passo passo chi li utilizza nel momento in cui potrebbe doverlo usare. Un’apparecchiatura peraltro che presto potrebbe diventare obbligatoria nelle scuole. Come gruppo di Castelfranco ci siamo anche impegnati a sostenere le spese accessorie per rimodulare gli apparecchi per le scuole dell’infanzia, dove stanno bambini piccoli. E i corsi per utilizzarlo, lo ricordiamo, sono gratuiti”.

Per le altre due scuole, che hanno accettato il dono, il giorno scelto per la consegna ufficiale dei defibrillatori alla presenza dei consiglieri regionali grillini è fissato per il prossimo 17 giugno alle 10.

 

Nilo Di Modica

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