Defibrillatori e un bollino per coprire il logo M5S foto

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E’ stato la causa di numerosi rifiuti (leggi qui Defibrillatori, tre scuole dicono no al dono dei 5 Stelle), ma da oggi il simbolo del movimento 5 stelle non sarà più un problema. Insieme ai defibrillatori, infatti, sono disponibili dei bollini che potranno essere applicati a copertura del logo per sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza dell’accettare il dispositivo, con l’auspicio che questo gesto possa far cambiare idea alle strutture che lo hanno rifiutato proprio a causa della visibilità del simbolo.

“Inizialmente il progetto di donazione dei defibrillatori – spiega il consigliere regionale M5s Gabriele Bianchi – era stato pensato per rifornire le associazioni sportive. Poi, dopo aver constatato l’interesse di più soggetti, la nostra attenzione si è spostata pure sugli istituti scolastici. Alcuni di questi, com’è ormai noto, hanno rifiutato il defibrillatore per un problema legato alla visibilità del simbolo di partito. Ne siamo rimasti dispiaciuti ma, al contempo, abbiamo recentemente provveduto a fornire un adesivo per coprire il logo. Speriamo che questo possa far cambiare idea a coloro che non l’hanno voluto”. Il consigliere regionale Bianchi, oggi 1 luglio ha provveduto, insieme ai colleghi Irene Galletti e Andrea Quartini, a consegnare due defibrillatori semi automatici nel comune di Fucecchio: uno alla polisportiva di Massarella e uno alla struttura della parrocchia che sarà gestita dalla onlus La Calamita, in piazza D’Acquisto a Fucecchio. “Con questa iniziativa abbiamo riscosso un successo inaspettato – spiega il consigliere Quartini -. Sono 120mila gli euro che abbiamo restituito ai cittadini donando 100 defibrillatori, 10 per provincia. Oltre a questi, abbiamo ricevuto ulteriori richieste ma non possiamo far fronte a tutte. Magari il nostro operato può essere d’esempio affinché partecipino pure le altre forze politiche”. L’occasione è stata utile anche per visitare il nuovo oratorio della Calamita, in costruzione. Una struttura che sarà simbolo dell’integrazione, con giochi per bambini disabili e non, pannelli in cinese e in altre lingue e una didattica capace di unire, partendo dalla reciproca conoscenza e comprensione. Oltre che dall’impagabile sensazione di sentirsi a casa.

Serena Di Paola

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