Castelfranco, un disciplinare contro l’illegalità abitativa foto

Legalità e decoro. Sono principalmente questi gli obiettivi che hanno spinto l’amministrazione di Castelfranco a dotarsi di un apposito disciplinare per il rilascio degli attestati di idoneità alloggiativa. Uno strumehto innovativo per questo territorio, che punta a chiamare anche i proprietari degli immobili di fronte alle proprie responsabilità, pensando soprattutto alla complicata situazione abitativa del centro storico, per mettere un freno al sovraffollamento e alle possibili sacche di illegalità che si nasconderebbero dentro le abitazioni del paese, con tutti i problemi annessi e connessi sul fronte della vivibilità.

Da qui la scelta di stabilire regole più precise e più puntuali. “L’idea è quella di essere più rigorosi – spieha il sindaco Gabriele Toti – mettendo a disposizione degli uffici una documentazione precisa. Il tutto anche per far sapere ai proprietari che laddove c’è un immobile destinato all’alloggio deve esserci anche il rispetto di determinati requisiti fissati dalla legge”.
Il disciplinare, infatti, regolamenta il rilascio dell’idoneità all’alloggio per gli extracomunitari che la richiedono per il permesso di soggiorno o il suo rinnovo, per il ricongiungimento familiare e per contratti di lavoro subordinato. Per ciascuno di questi casi, il comune ha predisposto un’apposita modulistica da compilare, insieme ad una serie di documenti da presentare agli uffici comunali per dimostrare la conformità dello stato dell’immobile e dei suoi impianti. “La normativa vigente in questo campo non è molto esaustiva – spiega Claudia Caroti dell’Ufficio edilizia privata -: i requisiti richiesti vengono divisi in due casistiche, il permesso di soggiorno e il ricongiungimento, ma si non prevede niente per tutti gli altri casi”. Con il nuovo disciplinare, invece, viene previsto che l’attestato non può essere rilasciato se gli occupanti dell’unità abitativa hanno già raggiunto il massimo concepito dalla legge. Per il permesso ed il ricongiungimento, poi, il comune di Castelfranco chiede anche la presentazione di un attestato che dimostri l’idoneità degli impianti termici, elettrici e a gas. Infine il disciplinare prevede anche controlli a campione da parte della polizia municipale e della Usl, minacciando di informare l’autorità giudiziaria in caso di dichiarazioni false.
“La legge ci affida il controllo del territorio – spiega l’assessore con delega al centro storico Giulio Nardinelli – e questo controllo può essere fatto ex post ma anche in maniera preventiva. Con questo disciplinare abbiamo sia un dato statistico sugli immobili del nostro territorio sia una forma di controllo per verificare quello che accade. In questo modo, chi non rispetta certi requisiti non potrà più avere l’idoneità abitativa. L’obiettivo, quindi. è anche quello di chiamare i proprietari alle proprie responsabilità, evitando le speculazioni e allo stesso tempo le proteste per il sovraffollamento e per le possibili sacche di illegalità. Perché non è possibile lamentarsi della situazione del paese e al tempo stesso lucrarci”. L’assossore, quindi, spiega anche che il disciplinare vuole essere solo un primo passo: “Una sorta di sperimentazione – dice – con l’obiettivo poi di arrivare a un vero e proprio regolamento”.

Giacomo Pelfer

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