
Si è spento ieri pomeriggio all’età di 79 anni il castelfranchese Antonio D’Addario, ricoverato all’ospedale di Empoli fin da martedì per l’aggravarsi di alcuni problemi di salute. Conosciutissimo a Castelfranco e non solo per la lunga attività come agente di commercio, D’Addario era originario di Pianella, in Abruzzo, dove aveva chiesto di tornare anche per il suo ultimo viaggio. Viaggio previsto per domani, venerdì 15 luglio, dopo la cerimonia funebre nella chiesa Collegiata di Castelfranco.
In pensione ormai dal 2005, D’Addario era entrato in contatto con la Toscana, ancora ventenne, nelle frequenti trasferte dovute al lavoro: a Castelfranco aveva conosciuto la futura moglie Mariangela Melani, scomparsa tre anni fa, con la quale si era sposato nel 1966. Descritto come persona serena e disponibile, aveva allacciato tanti rapporti di lavoro, in giro per l’Italia, nella sua lunga carriera come agente di commercio. Un’attività oggi portata avanti dal figlio Paolo, che dal padre e soprattutto dal nonno aveva ereditato anche la passione per la politica: più volte consigliere comunale, a lungo esponente e vicesegretario provinciale Udc, è dal 2015 coordinatore provinciale di Italia Unica. Un impegno nel campo democristiano, quindi, che per i D’Addario rappresenta una costante della propria famiglia: il padre di Antonio, infatti, aveva anche ricoperto la carica di sindaco nel paese di Pianella, mentre il fratello Vincenzo D’Addario è stato vescovo di Manfredonia e Vieste negli anni della beatificazione di Padre Pio. Oltre al figlio Paolo, D’Addario lascia anche la figlia Elisabetta che lavora come insegnante. Esposto inizialmente all’ospedale di Empoli, la salma è stata riportata nella propria abitazione di Castelfranco, in via Falcone 55, nel corso del pomeriggio di oggi, 14 luglio. La cerimonia funebre si svolgerà domani, alle 9, nella chiesa Collegiata di Castelfranco, per poi trasferire la salma a Pianella dove sarà tumulata in giornata nel cimitero locale. Per martedì è stata organizzata un’ulteriore cerimonia per i parenti e gli amici dell’Abruzzo. (g.p.)