De Amicis, nido in vendita per salvare la scuola materna

È come quando si decide di amputare un arto, malato e ormai irrecuperabile, per provare a salvare e rimettere in salute tutto il resto. È quello che si cercherà di fare con il De Amicis di Santa Croce, l’asilo privato di via del Bosco, alle prese da tempo con la delicata e ormai nota situazione debitoria.

Situazione che ha portato alla nomina di un nuovo Cda, attraverso l’intervento diretto dell’amministrazione comunale e della parrocchia, per l’avvio di un piano di risanamento che permetta di salvare la struttura (La seconda vita della De Amicis, ci riprova col nuovo Cda). Al primo punto del piano di salvataggio, c’è la volontà di arrivare alla vendita dei locali dell’asilo nido “Sbirulino”, inaugurato nel 2009 ma mai decollato, la cui realizzazione è stata uno dei motivi principali delle recenti difficoltà finanziarie. L’obiettivo, in sostanza, è quello di sacrificare il nodo per provare a salvare la scuola materna, che al contrario rappresenta un’istituzione storica per Santa Croce.
A dare il vi libera all’operazione, è stata l’approvazione nel consiglio comunale di ieri sera di una variante al regolamento urbanistico. Variaante che modifica la destinazione d’uso dei locali dell’ormai ex asilo nido, inutilizzata già dalla scorsa estate, in modo da ospitare al loro interno servizi, uffici o attività. In questo modo, le stanze alle spalle della struttura storica potranno essere messe in vendita. “Già da quest’anno l’asilo nido ha cessato la sua attività – spiega il sindaco Giulia Deidda – rivelandosi non più funzionale alle attuali esigenze. Adesso confidiamo nell’interessamento di privati. L’eventuale vendita permetterebbe di salvare la struttura storica del De Amicis che attualmente ospita oltre 80 bambini”.
A guidare il progetto di risanamento, portato avanti dall’amministrazione e dal parroco don Romano Maltinti, c’è il nuovo Cda guidato dal commercialista Daniele Bocciardi, consigliere comunale Pd, affiancato dall’avvocto del comune Alberto Benedetti.

 

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